Il post del consigliere regionale delle aree interne Francesco Todisco.
Ma l’Ospedale Moscati può mai diventare motivo di scontro fra tifoserie? Fra chi aspetta un incidente qualsiasi per esultare o additare responsabilità e chi pensa che un politico possa appropriarsi del lavoro di centinaia di professionalità e competenze per farne diventare proprio merito. Addirittura, con chi, senza verificare fino in fondo le notizie, si permette il lusso di presentare un’interpellanza parlamentare. Mi piacerebbe che tutti noi entrassimo veramente con la testa in questa tragedia e capissimo che Avellino è nel mondo, non in una bolla sospesa e separata. E che in questa tragedia ci siamo anche noi. Provando ognuno a fare, per la propria parte, quel che si deve.
Non voglio neanche entrare nella storia degli 8 positivi/non positivi (risultati poi essere tutti negativi alle verifiche fatte al Cotugno di Napoli) su cui, in troppi e con responsabilità importanti, si sono accalorati in partigianerie stupide. Vorrei solo che tutti, ma proprio tutti, acquisissimo consapevolezza della dimensione di questa tragedia. Secondo voi può esistere qualche ospedale che abbia patenti di immunità? Solo in Italia, la morte di 145 medici e di non so quanti operatori sanitari ci dà la dimensione del dramma e ci dice della vulnerabilità del nostro sistema sanitario. Il punto è che a fronte del possibile contagio va fatto tutto il necessario perché il sistema complesso di un ospedale reagisca, per quanto possibile prevenga e vada avanti a fronte di eventuali contagi.
E con un’opinione pubblica (a maggior ragione chi ha il dovere della rappresentanza) che sia matura, che aiuti i processi e non si metta da un piedistallo a contare le pulci. Perché in questa storia nessuno, ma proprio nessuno, ha da insegnare qualcosa o può assurgersi a giudice di qualcosa, ma tutti dobbiamo avere l’umiltà dell’apprendimento di una lezione che ricorderemo a lungo.