NELLA GIORNATA DI IERI I FINANZIERI DELLA COMPAGNIA DELLA GUARDIA DI FINANZA DI AVELLINO, A SEGUITO DI UN’ATTIVITÀ INCARDINATA NELL’ AMBITO DEL CAPILLARE CONTROLLO ECONOMICO DEL TERRITORIO, HANNO INDIVIDUATO, PRESSO UN SALONE DI PARRUCCHIERA, SITO NEL CENTRO STORICO DI AVELLINO, LA PRESENZA DI MOLTISSIMI ARTICOLI PER LA CURA DELLA PERSONA, PRIVI DELLE NECESSARIE INDICAZIONI ED ETICHETTATURE OBBLIGATORIE.
1700 PRODOTTI DI BELLEZZA SONO STATI SOTTOPOSTI A SEQUESTRO DALLA GUARDIA DI FINANZA DI AVELLINO NELL’AMBITO DI CONTROLLI MIRATI A TUTELARE LA SICUREZZA DEI CONSUMATORI. NELLA GIORNATA DI IERI I FINANZIERI DELLA COMPAGNIA DELLA GUARDIA DI FINANZA DI AVELLINO, A SEGUITO DI UN’ATTIVITÀ INCARDINATA NELL’AMBITO DEL CAPILLARE CONTROLLO ECONOMICO DEL TERRITORIO, HANNO INDIVIDUATO, PRESSO UN SALONE DI PARRUCCHIERA, SITO NEL CENTRO STORICO DI AVELLINO, LA PRESENZA DI MOLTISSIMI ARTICOLI PER LA CURA DELLA PERSONA, PRIVI DELLE NECESSARIE INDICAZIONI ED ETICHETTATURE OBBLIGATORIE.
NELLO SPECIFICO, SI TRATTAVA DI PRODOTTI AD USO COSMETICO E CURATIVO, COME CREME E BALSAMI, ANCHE SPECIFICI PER BAMBINI, A BASE DI CANNABIS, IMPORTATI DALLA REPUBBLICA CECA E PRIVI DEI REQUISITI ESSENZIALI PREVISTI DALLA LEGGE A TUTELA DELLA SALUTE PUBBLICA; I PRODOTTI, INOLTRE, SONO RISULTATI TUTTI SCADUTI. LA MERCE RINVENUTA ALL’INTERNO DEL NEGOZIO, INFATTI, RISULTAVA SPROVVISTA DI ALCUNI ELEMENTI CONTENUTI NEGLI ARTICOLI 19 E 20 DEL REGOLAMENTO (CE) 1223/2009, NORMA CHE DELINEA LE INFORMAZIONI OBBLIGATORIE DA APPORRE SULLE ETICHETTE DEI PRODOTTI COSMETICI
VENDUTI NEGLI STATI DELL’UNIONE EUROPEA, TRA CUI L’OBBLIGO DI INDICAZIONI IN LINGUA ITALIANA SIA ATTINENTI ALLA COMPOSIZIONE CHE RELATIVE ALLE
MODALITÀ D’USO. LA MANCANZA DI TALI INDICAZIONI RENDE IL PRODOTTO POTENZIALMENTE NOCIVO PER CHI LO UTILIZZA, IN QUANTO NON E’ ASSICURATO IL RISPETTO DEI REQUISITI DI PRODUZIONE, L’UTILIZZO DI ELEMENTI CHIMICI NON TOSSICI PER LA SALUTE O DI EVENTUALI ALLERGENI.
COSMETICI A BASE DI CANNABIS IMPORTATI DALLA REPUBBLICA CECA. SEQUESTRATI 1700 PRODOTTI. IL BRILLANTE RISULTATO CONSEGUITO HA CONSENTITO DI ELIMINARE UN POTENZIALE PERICOLO PER TUTTI COLORO CHE, ACQUISTANDO IN BUONA FEDE, INCORRONO NEL RISCHIO DI FARE UN USO INCONSAPEVOLE DI PRODOTTI PER LORO DANNOSI. LA RESPONSABILE È STATA INFINE SEGNALATA ALLA COMPETENTE AUTORITÀ AMMINISTRATIVA E LA MERCE RINVENUTA È STATA SOTTOPOSTA A SEQUESTRO. TALE ATTIVITÀ SI AFFIANCA AD UN ALTRO SEQUESTRO EFFETTUATO DAL NUCLEO DI POLIZIA TRIBUTARIA DI AVELLINO PRESSO UN ESERCIZIO COMMERCIALE DEL CAPOLUOGO IRPINO DI N. 9.100 SEMI DI CANAPA E DI ALTRO MATERIALE NECESSARIO PER LA COLTIVAZIONE DELLA CANNABIS. LE OPERAZIONI EFFETTUATE SI INQUADRANO NELLA GENERALE ATTIVITÀ POSTA IN ESSERE QUOTIDIANAMENTE DALLE PATTUGLIE DELLA GUARDIA DI FINANZA, A SALVAGUARDIA DELLA LEGALITA’ NELLA PROVINCIA AVELLINESE E RIBADISCONO NUOVAMENTE L’ATTENZIONE CHE LE FIAMME GIALLE IRPINE RISERVANO ALLA SALUTE DEI CONCITTADINI E ALLA TUTELA DEL MERCATO LEGALE.