Sei Municipalità in un fazzoletto di territorio, ciascuna con la propria storia politica ed amministrativa, a suffragio limitato e per censo, a cominciare dall’Unità nazionale, proclamata nel 1861, per dischiudersi dal 1946 in poi verso gli orizzonti della democrazia liberale e rappresentativa dello Stato repubblicano a suffragio pieno ed universale della parità di genere.
Sono le Municipalità di Avella, Baiano, Sperone, Mugnano del Cardinale, Sirignano e Quadrelle, i cui territori formano da circa mezzo secolo un’unica entità urbanizzata, attraversata dagli assi viari della Strada statale della 7-bis, dall’ A-16 Napoli-Bari e dalla linea ferroviaria della Circumvesuviana; entità che s’interfaccia con l’ Area vasta della Città metropolitana di Napoli, istituita nel 2014, e la Terra d’Irpinia, corrispondente alla provincia di Avellino, i cui organi di direzione politica non sono più elettivi a suffragio diretto, ma delegati; un’ entità che s’identifica per storia, costumi, usanze ed economia con il comune denominatore, che è costituito dalla millenaria vicenda civile di Avella, l’italica Abella, fondata dagli Osci.
GUARDANDO IL PRESENTE E IL FUTURO
Ma l’attuale frammentazione anti-storica e particolaristica delle sei Municipalità non ha più credibili ragioni politiche, sociali, amministrative, economiche per essere “conservata” nel Terzo Millennio, connotato dall’economia globalizzata e dai profili della “società liquida”, ma, più ancora, dalle istanze dell’Unione europea, a cui si rapportano in modo compiuto le finalità della legge di riforma delle Autonomie locali, approvata nel 2014, che promuovono e richiedono politiche di coesione nette e chiare sul piano sociale e su quello delle Istituzioni locali. Sono le politiche, che si traducono nelle Fusioni tra le Municipalità, per istituire il Comune unico, specie dove sussistano condizioni acclarate ed evidenti d’integrazione reale, com’è nella fattispecie indicata, per una popolazione attualmente di poco inferiore ai 30 mila abitanti.
E’ la grande opportunità che interpella i ceti politici ed amministrativi, ma soprattutto e direttamente i cittadini, se si vuole dare un’affidabile e sicura prospettiva di futuro alle comunità cittadine e alle nuove generazioni, contenendone l’esodo, a cui già sono obbligate a piegarsi, in un contesto drammaticamente statico ed immobile sul piano sociale ed economico. E’ necessaria la svolta radicale, che dia valore al territorio e alle sue potenzialità. L’inizio del cambiamento può e deve essere dato dall’ istituzione del Comune unico. E’ il progetto, per il quale è stato costituito il Comitato civico intercomunale per la Città del Baianese e dell’Alto Clanio, a cui hanno aderito già in molti, tra cittadini, gruppi di volontariato e associazioni.
IL PERCORSO NORMATIVO. LA CITTADINANZA ATTIVA E L’OBBLIGO CIVICO
Il Comitato sul versante operativo si riferisce alle finalità, prefigurate dalla legge Delrio e alla legislazione della Regione-Campania, in materia referendaria, ma anche alle disposizioni degli Statuti Comunali, come quelli di Avella e Baiano, che non solo fin dagli anni ’80 del secolo scorso contemplano la Fusione dei Comuni dell’area, ma fissano anche le regole, per le quali i civici consessi sono obbligati a indire i referendum per qualsiasi ambito di pubblica rilevanza, com’è appunto nel caso del progetto della Municipalità unica, alla luce delle istanze regolarmente formalizzate dai cittadini.
In realtà, quella che si profila sull’orizzonte del progetto della Città vivibile, produttiva ed europea, costituisce l’opportunità, ch’è anche necessità ed obbligo civico, della democrazia diretta che si esprime “dal basso”, senza le perverse mediazioni clientelari ed assistenziali che tanto hanno devastato la realtà sociale dei territori del Sud.
E’ il ruolo della cittadinanza attiva, quello che le comunità delle sei Municipalità sono chiamate ad esercitare con spirito di responsabilità sociale e in modo costruttivo.
IL COMITATO CIVICO INTERCOMUNALE “ALTO CLANIO-ABELLA” BAIANO, SETTEMBRE 2016 DALLA SEDE DI RAPPRESENTANZA CIRCOLO “L’INCONTRO”- VIA L.NAPOLITANO
Ecco la lettera indirizzata alle amministrazioni comunali.
Gentile amministratrice comunale, il Circolo socio-culturale “L’Incontro”, con sede a Baiano (Av) in via Luigi Napolitano n. 6, si propone di concorrere alla promozione e al rilancio del progetto di Fusione intercomunale per l’istituzione della Municipalità unica funzionale alla Città europea, produttiva e solidale del Baianese e dell’Alto Clanio; un progetto, ancora fermo allo stato embrionale configurato, come Le è ben noto, dall’omonima Unione rappresentativa delle Municipalità di Avella, Baiano, Mugnano del Cardinale, Sperone, Sirignano e Quadrelle.
E’ un obiettivo che il sodalizio ritiene praticabile, in ragione anche e soprattutto della presenza mai così cospicua e qualificante della presenza delle donne nei Consigli comunali delle sei citate Municipalità; presenza che può catalizzare ed esercitare un ruolo significativo per la prospettiva della Città europea, produttiva e solidale prefigurata.
In questa luce il Circolo “L’Incontro” La invita a partecipare al Forum delle amministratrici in carica e delle ex-amministratrici delle predette Municipalità, in programma sabato sette ottobre alle ore 17,30 nei locali della sede di via Napolitano. L’iniziativa del Forum, di cui saranno protagoniste solo Lei e le sue colleghe in esercizio di mandato o che l’hanno già espletato, vuole costituire un primo approccio di analisi e riflessione- con l’auspicabile condivisione e conseguente assunzione di fattivo e responsabile impegno- sul progetto che pone al centro non solo il presente, ma soprattutto il futuro delle giovani generazioni del territorio della costituenda Municipalità unica. Ed è evidente che le finalità del Forum sono di piena e compiuta valenza politica, senza alcuna connotazione partitica. E’ la valenza della Politica intesa nel senso più ampio possibile, che si prefigge di favorire la formazione delle condizioni per la crescita civile e lo sviluppo produttivo delle comunità del territorio.
Per l’occasione si allega copia del Manifesto stilato lo scorso anno per la Città europea, produttiva e solidale, espressione di una serie di assemblee svoltesi nella sede de “ L’Incontro” con partecipazione dei rappresentanti di varie associazioni operanti sul territorio; un percorso esauritosi e restato bloccato in sé stesso, in mancanza della necessaria interlocuzione con le rappresentanze politiche ed istituzionali del territorio.
Le condizioni di ripresa e di rilancio del progetto per la coesione intercomunale sono chiare e presenti nell’attuale congiuntura e lo saranno ancora di più nel futuro prossimo, se solo si considerino sia la scadenza dei Por 2014\2020 sia -e soprattutto- gli esiti che avrà il voto referendario del 22 ottobre prossimo sul “residuo fiscale” in Lombardia e nel Veneto; voto pressoché scontato a favore dei sostenitori dell’iniziativa per la trasversalità dei consensi già annunciata. E sono parimenti noti non solo i vantaggi fiscali concessi dallo Stato, ma anche i supporti economici e finanziari dell’Unione europea a favore delle progettualità strutturali e infrastrutturali come per le attività d’impresa che corrispondano alle istanze di aree vaste con indici demografici che superino, almeno, i 20 mila abitanti.
Confidando nell’accettazione dell’invito, si porgono Distinti saluti
Il Presidente Prof. Gianni Amodeo, Il Segretario Prof. Enrico Stago
Baiano 26\09\17