Il terrorismo di ispirazione islamica, corre sui binari. La cattura di un terrorista sulla linea Amsterdam-Parigi che si apprestava a fare una strage, ha fatto scattare l’allarme, non solo in Francia, ma in tutti i Paesi europei, creando serie preoccupazioni per la sicurezza sui treni. Ci si aspetterebbe un potenziamento della Polizia ferroviaria, più scorte, più controlli nelle stazioni, ma così non è. Da tempo oramai è pronto un piano relativo alla “spending review” per le specialità di Polizia, in primo luogo, la Polizia ferroviaria. Il concreto timore è che in autunno, il Ministro dell’interno, possa rilanciare il suo piano di riorganizzazione della Polizia Ferroviaria che, per il Libero Sindacato di Polizia (LI.SI.PO.), ha dichiarato il Presidente Nazionale Antonio de Lieto, è un vero e proprio ridimensionamento della specialità, dal momento che i presidi sul territorio, secondo il piano a suo tempo approntato, ridurrà radicalmente i presidi di Polizia ferroviaria. L’Italia è esposta ,forse più di altri Paesi, al pericolo terroristico, per cui l’apparato “ sicurezza” dovrebbe essere potenziato ed appare veramente assurda la “spending review” applicata alle Forze di Polizia. La carenza di mezzi, risorse e di organici, è ben nota da tempo e bisognerebbe, invece che pensare a tagliare la presenza sul territorio delle “specialità” che sono uno strumento indispensabile, quale presidio di legalità, valorizzare ed esaltare le sperimentate professionalità esistenti. Il terrorismo – ha continuato de Lieto – si combatte anche con la presenza reale e concreta di operatori di Polizia, nei punti nevralgici, fortemente professionalizzati , che possono controllare cose e persone, sulle strade, sulle linee ferroviarie, sui treni, nelle stazioni ferroviarie. Da anni è in atto verso le Forze di Polizia, una pesante e grave disattenzione, che ha portato alle condizioni in cui sono. Le specialità della Polizia di Stato, nel mirino della “spending review” (ferroviaria, stradale, postale ecc.), si occupano proprio di quei settori dell’attività di Polizia che rappresentano strumenti concreti e moderni, per il rispetto della legge e della legalità. A giudizio del LI.SI.PO. – ha rimarcato de Lieto – questi importanti settori, altamente specializzati, proprio nell’ottica di fornire una efficiente attività di contrasto alla criminalità ed al terrorismo, vanno non solo salvaguardati, ma potenziati. Attuare il piano di “riorganizzazione”(??!!?) delle specialità di Polizia, a giudizio del LI.SI.PO.) – ha colcuso il Presidente de Lieto – è un errore madornale, soprattutto in considerazione del particolare momento che viviamo: rafforzare e potenziare, sono le parole giuste.