Formare coscienze in grado di discernere il bene dal male. Dare gli strumenti per consentire ai cittadini di domani di operare sempre nel solco della legalità, di adottare comportamenti corretti nei confronti del prossimo. E’ questa una delle più grandi missioni della scuola, avamposto di legalità in tutte le società. Ed è per adempiere a questo compito che l’Istituto Comprensivo “Di Prisco” di Fontanarosa ha organizzato, in collaborazione con tutta l’amministrazione comunale di Fontanarosa, per sabato 21 maggio alle ore 10.30 una giornata di riflessione tra gli studenti e alcune figure simbolo della lotta contro la criminalità. Presso il Museo Civico della cittadina irpina giungeranno il Generale dei Carabinieri, Mario Mori – un uomo di Stato che ha fatto della lotta alla mafia la sua essenza di vita – il capitano Giuseppe De Donno – braccio destro di Mori al Ros e titolare dell’indagine “mafia ed appalti” inizialmente sostenuta da Falcone e dopo la sua morte, da Borsellino- Domenico Airoma, Procuratore aggiunto di Napoli Nord che indaga sulla rete di pedofili del Parco Verde a Caivano e Rosa Grano, dirigente dell’Ufficio Ambito Territoriale Avellino, Flavio Petroccione primo cittadino di Fontanarosa. L’incontro, aperto a tutta la collettività, è dedicato agli studenti di vari istituti scolastici e il dibattito prenderà spunto dalla presentazione dell’ultima fatica letteraria del generale Mori, “Servizi e Segreti”. “I recenti fatti terroristici internazionali, gli eventi delinquenziali di matrice mafiosa, di microcriminalità territoriale, corruzione e degrado ambientale non devono essere dati per scontati all’interno di una cultura di valori civile. E la scuola – ha detto Antonella De Donno, dirigente dell’Istituto Comprensivo Di Prisco – è l’istituzione principale per diffondere la cultura della legalità”. Questo, dunque, il leitmotiv di una giornata che si preannuncia carica di argomentazioni e riflessioni sulla cultura della legalità. “Bisogna far acquisire ai nostri giovani, che saranno i cittadini del domani – ha concluso la dirigente De Donno – atteggiamenti sociali positivi, comportamenti legali e funzionali all’organizzazione democratica e civile della società al fine di favorire in loro lo sviluppo di un’autonomia di giudizio e di uno spirito critico, strumenti mentali indispensabili per saper discriminare le varie forme di comportamento ed arginare i fenomeni negativi”.