di Gianni Amodeo
Un tributo di doverosa memoria e di perenne riconoscenza coniugata con l’onore di popolo, è quello che si rende ogni anno il 4 novembre al Milite Ignoto esemplare testimonianza di abnegazione di sé e di dedizione altruistica – uno per tutti, pienamente rappresentativo dell’Unità nazionale, fatta di cittadine e cittadini– e, al contempo, ideale interprete dei valori della cultura e dei costumi dell’Italianità operosa che concorre e partecipa in modo proficuo all’ evoluzione della civiltà umana e del progresso sociale dei popoli nella giustizia, nella pace e nella libertà. Un tributo, segnato nell’anno in corso dalla pandemia planetaria della Sars–Cov–2 che angustia e fa soffrire, ma anche rinnovato e ravvivato d’intensità nel comune sentire per la concomitanza con le manifestazioni evocative della simbologia del Milite Ignoto, in omaggio al Centenario della traslazione e tumulazione della Sua salma nel sacello dell’ Altare della Patria, proprio il 4 novembre del 1921; manifestazioni evocative svoltesi nei piccoli come nei grandi Comuni, all’insegna della sobrietà asciutta ed anti-retorica, com’è giusto ed opportuno che per forma, toni e spirito siano sempre tali, conservandone l’integrità di valore, sapendo parlare a tutte le generazioni della contemporaneità.
Sotto questa prospettiva si colloca il tributo, che, a Tivoli – la città delle sempre loquaci Cento fontane e dell’ancora più magnifica Villa Adriana, lo spazio di metafora in cui la classicità greca incrocia e si sovrappone allo stile della Roma imperiale, chiave ispiratrice dello splendido romanzo di Marguerite Yourcenar, intitolato Le memorie di Adriano, l’imperatore filosofo di origini iberiche, ed intessuto da pagine dense di storia, poesia e lezioni di vivere come del saggio governo di città, uomini e popoli – il Museum & Events Dentice Pantaleone ha affidato alla Mostra delle foto della Prima guerra mondiale. Una ben strutturata rassegna costituita da 150 pannelli iconici e con le correlate schede documentali e didascalie informative, a loro volta parte significativa degli oltre 300 pannelli iconici che formano l’intera Collezione, elemento di attrazione dell’omonimo Museum. In complesso, si tratta di uno straordinario apparato di foto in bianco-nero che raccontano i molteplici aspetti logistici ed organizzativi della Grande guerra su tutti i fronti di combattimento, dai versanti europei a quelli dell’area balcanica a quelle dell’Egitto e medio- orientale, per finire al cuore della Mesopotamia, per via terrestre, marittima ed aerea, facendo leva su sistemi d’arma tecnologicamente evoluti ed innovativi con devastante forza distruttiva.
Allestita nella Sala Roesler Franz, con il patrocinio della Regione–Lazio, della Provincia di Avellino e del Comune di Tivoli, la rassegna del Museum & Events dedicata al Milite Ignoto, con il catalogo illustrativo e prefazione a cura di Gianni Maritati, giornalista della redazione dei servizi culturali di Rai–Uno, è stata presentata nella giornata inaugurale dell’evento, il 30 ottobre, alla luce degli interventi del sindaco ,Giuseppe Proietti, Luisa Galeone, consigliere comunale con delega per le iniziative culturali, Mario Masi, giornalista d’ Italia Magazine, Gianluca Amatucci, giornalista, Pantaleone Dentice, imprenditore e Saverio Bellofatto, presidente dell’Associazione La piccola cometa. E la coordinazione di Gianni Maritati
La Mostra è restata aperta al pubblico fino al 5 novembre, con alcune migliaia di visitatori, per lo più giovani. La stessa Mostra, senza i pannelli fotografici, per carenza di spazi approderà nei locali del Circolo L’Incontro, in via Luigi Napolitano sabato, 20 novembre alle ore 18,00. E’ un composito ed organico format tematico, composto da 270 slide che saranno proiettate per raccontare la Prima guerra mondiale, con il contrappunto della conversazione che svilupperà Pantaleone Dentice – l’imprenditore che ha realizzato il Museum &&Events, quale espressione museale delle comunità del territorio, negli spazi connessi con l’azienda di cui è amministratore delegato, insediata nell’ Asi di Pianodardine, ad Avellino, ed operante nel settore del riciclo e riuso dei rifiuti delle attività industriali- con chi scrive queste righe e con il pubblico.
Filo di analisi e di riflessione della convention di sabato – nell’osservanza delle disposizioni di sicurezza personale anti coronavirus per l’accesso ai locali de L’Incontro– sarà la lettura delle pagine del Diario di Guglielmo Sabelli, maggiore del Reale Esercito. Sono le pagine che narrano le modalità con cui operavano i Tribunali di guerra, applicando il Codice della giustizia militare nei processi a carico di soldati indisciplinati e disertori, con sentenze di condanna e fucilazione eseguita direttamente sul campo. Le pagine del Diario risalgono al 1916, ad un anno dall’ingresso dell’Italia nella guerra ch’era già scoppiata nel 1914. Sono pagine di racconto tormentato e sofferto per il maggiore Sabelli, componente delle Corti territoriali dei Tribunali di guerra, a fronte delle giovani vite giustiziate – erano per lo più giovani, i fanti contadini– e la durezza delle leggi di guerra da far osservare a titolo “d’esempio ”.
La lettura delle pagine del Diario di Sabelli che fa testo nella letteratura e nella saggistica della storia delle legislazioni militari italiane, sarà eseguita dalla dott.ssa Giusy De Laurentiis.