La mostra, promossa nell’ambito delle iniziative previste dal bilancio partecipativo del Comune di Nola e dall’Assessorato ai Beni Culturali guidato dall’Architetto Cinzia Trinchese, è ospitata nelle storiche sale del complesso del Convento di S. Spirito – Ex Carceri di Nola (sec. XV) e sarà composta da circa 20 fra sculture ed installazioni, opere di artisti di caratura internazionale, scelti fra i più rappresentativi per i materiali utilizzati e il loro particolare approccio creativo: Annalù, Giuseppe Bergomi, Giorgio Bevignani,Aron Demetz, Michelangelo Galliani, Graziano Pompili e Matteo Tenardi.
Alma materia (la materia che nutre, che dà vita) vuole focalizzare l’attenzione sulla forze che percorrono e percuotono la materia e che portano alla nascita dell’opera d’arte. E’ un percorso che travalica stili e appartenenze, classificazioni o etichette, e trova nella scultura e nell’installazione, condotte come interrogazione della materia, i propri campi privilegiati d’indagine. Partendo da una riflessione sulle qualità espressive dei diversi materiali, che si mostrano attraverso i rapporti variabili fra l’interpretazione dell’artista e l’aderenza o meno alla sostanza fisica delle cose, possiamo conoscere la complessità delle metamorfosi che si attuano nella creazione artistica. L’attenzione si focalizza sulle presenze, sulle superfici che narrano atmosfere sospese e dense di suggestione: siano esse essenziali e liriche, urlate o sussurrate, comunque fuori da qualsiasi compiacimento sia tecnico che narrativo. É un risalire alle fonti più pure dell’esecuzione artistica dove, l’importanza dell’equilibrio sottile che unisce naturale e artificiale si manifesta e lega la naturalità originaria della materia con l’artificialità della realtà
che si crea attraverso l’arte. In concomitanza con l’evento, ma dislocata all’esterno, in vari luoghi della città, ci sarà una mostra con installazioni della Cracking Art Group, nell’occasione dell’acquisizione da parte del comune di Nola di un’installazione
permanente che verrà collocata in una delle piazze della città. (Donatella Giglio)