(ANSA). La Corte di Appello di Salerno ha confermato la decadenza del sindaco Vincenzo De Luca a causa dell’incompatibilità, già dichiarata dal Tribunale, tra l’ incarico di primo cittadino e viceministro alle Infrastrutture ricoperto durante il governo guidato da Enrico Letta. In seguito alla sentenza – si apprende dal portavoce del Comune di Salerno – De Luca decade dalla carica di sindaco. Lo stesso De Luca ha annunciato che ricorrerà in Cassazione contro il provvedimento.
Le funzioni di sindaco – si apprende sempre dal Comune di Salerno – saranno svolte dall’attuale vicesindaco, Vincenzo Napoli, che già due settimane fa aveva ricoperto lo stesso incarico dopo la decisione della Prefettura di Salerno di sospendere De Luca, in applicazione della legge Severino dopo la condanna del primo cittadino a un anno di reclusione per abuso di ufficio. La sospensione decisa dalla prefettura era stata impugnata da De Luca davanti al Tar che, nel giro di due giorni, aveva accolto il suo ricorso e aveva reintegrato de Luca nell’incarico di sindaco. La Corte di Appello di Salerno, con la sentenza depositata oggi ha confermato la sentenza di condanna di primo grado emessa il 24 gennaio dello scorso anno dal Tribunale della città campana che aveva ritenuto incompatibili i due incarichi ricoperti da De Luca come sindaco e viceministro. I giudici della Corte di Appello di Salerno si erano già riuniti il 22 gennaio accogliendo l’istanza di riacquisizione del procedimento presentata dai parlamentari grillini Cioffi, Pisano e Giordano autori anche della prima denuncia. Con la sentenza depositata oggi De Luca, alcuni assessori e consiglieri comunali sono stati condannati al pagamento delle spese legali.