Un gilet può salvare la vita. Non è una battuta ma un nuovo defibrillatore che gli specialisti del reparto di Elettrofisiologia della Clinica Montevergine hanno già applicato con successo su tre pazienti che rischiano una morte improvvisa a causa di gravi aritmie come la fibrillazione ventricolare. Viene utilizzato inoltre per monitorare i pazienti dopo l’estrazione di un catetere infetto, in attesa di effettuare un nuovo impianto.
E’ noto infatti che lo scompenso cardiaco rappresenta la causa principale di morte improvvisa nella popolazione compresa fra i 20 e i 65 anni con un’incidenza di 50 00/70 000 casi all’anno in Italia.
I gilet sono efficaci proprio nelle situazioni in cui per definire il reale rischio di morte improvvisa (e quindi decidere se impiantare o no il defibrillatore definitivo) è necessario attendere qualche settimana o mese. Infatti, in caso di scomparsa del rischio di morte improvvisa, l’impianto di un defibrillatore potrebbe rivelarsi inutile o, in alcuni casi, addirittura dannoso. Finora il paziente andava incontro a due possibili scelte: o impianto immediato di un defibrillatore definitivo, che poteva a distanza rivelarsi inutile, o rischio di possibile morte improvvisa nell’attesa di prendere una decisione definitiva. Grazie ai defibrillatori esterni indossabili si può prendere tempo in sicurezza fino alla decisione più opportuna”.
I LifeVest sono apparecchi di scarso ingombro totalmente esterni al torace, montati su una struttura a fasce che si indossa sotto i vestiti, in grado di riconoscere le aritmie pericolose e di risolverle. Il paziente viene addestrato all’uso ed è in grado di interagire con l’apparecchio, che nelle situazioni di emergenza fornisce una serie di messaggi scritti e vocali per mezzo di una scatoletta montata alla cintura. Può essere indossato nel corso di tutta la giornata, anche al lavoro. Si può agevolmente rimuovere per l’igiene personale, controllando che il paziente sia sorvegliato dai familiari nei momenti in cui ne è privo.
“Se il cuore tende fortunatamente a migliorare nelle prime settimane o mesi per effetto delle terapie cardiologiche il defibrillatore indossabile viene rimosso, essendo cessato il rischio di morte improvvisa”, sottolinea il responsabile del reaparto di Elettrofisiologia di Montevergine spa, il dott. Francesco Solimene. “Al contrario, se permane nel tempo la situazione di rischio viene impiantato un defibrillatore definitivo, intracardiaco o sottocutaneo”. Al momento il defibrillatore indossabile non si può sostituire in modo duraturo a quelli impiantabili, perché ha ancora un livello tecnologico meno elevato rispetto ai defibrillatori definitivi