La redazione
La mostra itinerante “ LE FOTO DELLA PRIMA GUERRA MONDIALE” della collezione Dentice Pantaleone approda nella città di Tivoli. La suggestiva location Sala “Roesler Franz”, già Chiesa di San Michele Arcangelo, accoglierà le 276 foto originali scattate sui vari fronti di guerra tra il 1915 – 1918 e i tanti cimeli che il collezionista irpino ha ritrovato tra i materiali destinati a smaltimento sapientemente selezionati e conservati costituendo una fornita sezione archiviale e documentale nel museo aziendale Dentice Pantaleone. Tra questi, anche le pagine del diario personale del Maggiore e Magistrato Guglielmo Sabelli che raccontano alcune pagine inedite della tragedia della prima guerra mondiale. L’ interessante rassegna già presentata ad Avella, Avellino, Montefredane questa volta ricade a 100 anni dall’istituzione del “ Milite Ignoto” che vedrà un momento celebrativo nazionale con l’apoteosi dello spettacolo delle “Frecce Tricolori” nel cielo di Roma il 4 Novembre. Per l’occasione è stato edito il catalogo monografico con prefazione del giornalista, scrittore e saggista Gianni Maritati che sarà presente all’inaugurazione sabato 30 Ottobre 2021 alle ore 17,00.
Dentice Pantaleone: Quando lo scarto diventa un tesoro
di Gianni Maritati
Ad oltre un secolo di distanza, la Prima Guerra Mondiale non ha lasciato cicatrici ma ferite. Ferite ancora aperte e sanguinanti ogni volta che vediamo una foto inedita, ogni volta che leggiamo una memoria di quell’epoca rimasta per decenni sepolta in un angolo delle nostre case.
Grazie al lavoro, e alla grande passione, di Dentice Pantaleone, imprenditore campano nel settore dei rifiuti e del riciclo, spesso gli “scarti” rivelano sorprese eccezionali e inattese.
Come le sette scatole ritrovate e messe da parte, pur senza saperne ancora il contenuto, da questo collezionista curioso e sempre attento a tutto ciò che racconta il passato attraverso le sue testimonianze materiali: dai quadri ai mobili, dalle biciclette ai manifesti cinematografici, dalle lettere alle cartoline.
E’ così che Dentice Pantaleone, dotato di un fiuto e di un istinto non comune, non se le lascia sfuggire, quelle sette scatole, e scopre finalmente un tesoro: foto originali e il diario personale, mai pubblicato, che erano stati conservati con cura dall’ufficiale magistrato dell’Esercito Italiano Guglielmo Sabelli e che risalgono alla Grande Guerra.
La lingua inglese gioca sull’assonanza fra “trash” (spazzatura) e “treasure” (tesoro): quello che è uno scarto per te, può essere un tesoro per me. Amante della storia e rispettoso dell’ambiente, Dentice Pantaleone ha ridato vita, dignità e luce a tantissimi oggetti, fino a farne i protagonisti “redivivi” del suo straordinario e suggestivo Museo.
La sua non è solo un’intuizione di tipo economico, ma una grande e meritoria operazione culturale che ci aiuta ad allargare e ad approfondire la nostra conoscenza del passato, ad accedere alle sue fonti non convenzionali e alle sue testimonianze dirette, a svelare i ricordi, i sogni, i drammi e le speranze di tante persone che ci hanno preceduto nel cammino dell’esistenza.
Come le foto e i racconti del maggiore Sabelli, che gettano uno sguardo più diretto e antiretorico sui devastanti orrori della Prima Guerra Mondiale, sul trauma sconcertante che quella “inutile strage” ha rappresentato per il nostro Paese e per le nostre coscienze.