“Appena qualche mese fa la stazione ferroviaria di Lioni aveva ospitato una manifestazione organizzata in occasione di Calitri Sponzfest. Vinicio Capossela aveva ripercorso la storia della ferrovia Avellino Rocchetta, Remo Ceserani aveva intrattenuto i numerosi “viaggiatori” con uno spettacolo dal titolo “TRENI DI CARTA: UN VIAGGIO TRA BALLATE, POESIE E CANZONI”. Il sottotitolo dell’evento: “mi son sognato il treno” era il filo che muoveva tutta l’iniziativa del famoso artista irpino. Per alcuni giorni la ferrovia Avellino Rocchetta era ritornata a vivere. Mancava il fischio del treno che per circa 115 anni aveva accompagnato la quotidianità di quella parte della provincia di Avellino, ma la magia di Vinicio Capossela aveva fatto rivivere il rumore della “littorina”. Tante idee furono avanzate, tanti ricordi affiorarono, tanti conobbero una bellezza paesaggistica che altrove avrebbe costituito una attrazione turistica, tanti proponimenti da realizzare sembrarono possibili. Dopo qualche mese tutto è rientrato nella più squallida normalità, purtroppo. Ad inizio dell’anno scolastico in corso l’unico servizio sostitutivo rimasto, dopo la “sospensione” della tratta, è stato cancellato da Trenitalia. Decine di studenti che si recavano a Lioni per studiare hanno perso anche questa occasione. Una ennesima volgarità che punisce giovani che vivono nelle contrade più sperdute della nostra Irpinia. Una beffa, tra le tante, alle quali sembra quasi esserci abituati.
Proprio in questi giorni la stazione di Lioni ha subito una vergognosa devastazione. Una rumorosa inciviltà verificatasi fra silenziose presenze istituzionali. Ignoti hanno vandalizzato le strutture ferroviarie presenti nella stazione, situata al centro del paese. E’ stato uno spettacolo abominevole: hanno messo a soqquadro l’ufficio movimento, distrutto vetrate e divelto porte. Un accanirsi vandalico che richiama precise responsabilità: la mancanza di manutenzione e sorveglianza da parte di RFI, rete ferroviaria italiana, gestore delle infrastrutture ferroviarie, comprese quelle attualmente “sospese”. Già da tempo la nostra Associazione, in_loco_motivi, aveva denunciato questo stato di cose, determinato da scelte politiche scellerate operate dalla regione Campania in materia di TPL. Questa tratta ferroviaria corre il rischio di diventare una discarica a cielo aperto: abbandono di materiale nocivo e scarico di liquidi pericolosi stanno costellando i binari ed i piazzali di quelle che una volta erano stazioni, approfittando anche della folta vegetazione cresciuta senza che ci fosse stato un minimo di sorveglianza in questi 4 anni di chiusura della tratta nonostante che la manutenzione ed il mantenimento in efficienza delle linee rientri negli obblighi di R.F.I. s.p.a. in quanto concessionario della rete ferroviaria nazionale secondo il DM 138T/2000 e successive modifiche e d integrazioni.
Su nostra denuncia dal 27 ottobre il servizio sostitutivo è stato ripristinato fra Avellino e Lioni ed il comunicato ufficiale di Trenitalia spicca fra lo squallore nel quale è stata ridotta la stazione ferroviaria di Lioni. Un immenso patrimonio costato ingenti risorse economiche alla comunità che sta andando in rovina e su cui sarebbe opportuno che la Magistratura irpina facesse chiarezza. Uno scandalo silente che provoca profonda vergogna per tutti noi irpini”. E’ quanto si legge nella nota redatta da Pietro Mitrione dell’Associazione “In_loco_motivi”.