Napoli – “Con l’accoglimento del ricorso presentato dalla Regione Campania Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania blocca di fatto quello che resta un provvedimento iniquo perché è evidente come ill decreto interministeriale del Ministero dell’Istruzione e del Merito e del Mef introduca nuove linee guida per il dimensionamento scolastico che penalizzano il Mezzogiorno d’Italia, ed in particolare le aree interne. Dalla Campania un precedente giurisdizionale che depotenzia fortemente la norma, facendone emergere tutti i limiti, rimettendo gli atti alla Corte Costituzionale perché ne verifichi la legittimità”. Lo dichiara il consigliere regionale Maurizio Petracca, presidente della Commissione Agricoltura della Regione Campania.
“Da questa vicenda – continua Petracca – emerge con forza come l’arma vincente sia stata la forte coesione che su questa materia si è registrata tra i territori e la Regione Campania che hanno saputo fare quadrato, al netto di isolate voci fuori dal coro, contro un provvedimento che di fatto apriva le porte ad un impoverimento educativo, culturale e sociale, determinando un punto di non ritorno al quale non potevamo rassegnarci e rispetto al quale era necessaria una reazione forte e determinata. A concepirlo una destra miope, poco interessata al destino del Sud, incapace di comprendere come territori già interessati da fenomeni massicci di decremento demografico non possono ritrovarsi sguarniti da importantissimi presidi educativi da sempre impegnati per la crescita delle nostre comunità”.
“Ora bisogna continuare in questa direzione – conclude Maurizio Petracca – Nell’incontro tenuto pochi giorni fa ad Avellino con l’assessore regionale Lucia Fortini abbiamo gettato le basi per un piano di dimensionamento scolastico razionale ed aderente alla realtà irpine e alle sue caratteristiche. Nelle ultime ore si sono succeduti altri tavoli con i sindaci per studiare possibili soluzioni, caso per caso, con particolare riferimento alle situazioni più complicate ed articolate. E’ questo il modo più virtuoso di portare avanti battaglie politiche. I risultati non tardano ad arrivare se alla forza della ragione si aggiunge la spinta della passione civile”.