Dall’8 al 10 settembre, la Chiesa di Nola vivrà il consueto convegno diocesano di inizio anno. ‘La nostra Chiesa chiamata ad annunciare il Regno’ il titolo di questa prima e attesa convocazione da parte del vescovo Francesco Marino, dal 15 gennaio alla guida della diocesi.
“E’ un momento ecclesiale forte – ha dichiarato il vescovo Marino -. Non ci ritroviamo per decidere cosa fare, ma per ricordarci prima di tutto chi essere. L’annuncio del Regno non può essere frutto di scelte improvvisate o dettate dalle mode e dagli strumenti comunicativi del momento: esso si fonda sulla fede in nostro Signore Gesù Cristo; è Lui a renderci credibili, è Lui a rendere vere le nostre parole, è in Lui che la nostra vita può essere santa e possiamo trovare la speranza e la perseveranza per comunicare la ‘buona notizia’. Ai fedeli che non prenderanno attivamente parte alla tre giorni chiedo di pregare intensamente perché lo Spirito Santo ci assista, perché questo possa essere un ulteriore passo della Chiesa di Nola sulle orme del Signore”.
Sinodo diocesano ed Evangelii Gaudium saranno al centro del consueto convegno ecclesiale di inizio anno che la Chiesa di Nola vivrà dall’8 al 10 settembre. Un appuntamento atteso: è infatti la prima convocazione da parte del vescovo Francesco Marino, dal 15 gennaio alla guida della diocesi.
“Sono trascorsi oramai alcuni mesi e – ha scritto il vescovo nella lettera inviata alle comunità parrocchiali – sento sempre più forte il vincolo di comunione pastorale con questa nostra Chiesa nolana che la misericordia di Dio ha voluto affidarmi, e a cui mi sento affidato. Come in ogni famiglia così anche per la nostra comunità credente, si avverte la necessità di una pausa che ci permetta di raccontarci, di progettare insieme, di sognare un cammino comune sempre più condiviso”.
‘La nostra Chiesa chiamata ad annunciare il Regno’ il titolo della tre giorni, elaborato a partire dal versetto 6,15 del Vangelo di Marco. “Dopo l’esperienza del Sinodo – sottolinea infatti Marino – siamo oggi nei giorni in cui ritradurre quanto ci siamo consegnati in scelte vive per l’annuncio. Sì, carissimi, è questo che ci sta a cuore, l’annuncio del Regno. Quello che compiamo non è per poterci organizzare meglio, non è per non lasciare deserte le nostre aule liturgiche, non è per cercare altri con cui tener vive organizzazioni e proposte, ogni nostro gesto, ogni nostra cura ogni nostro impegno è per annunciare il Regno rendendolo visibile attraverso le nostre vite e le vita della nostra comunità”.
Questa la struttura delle tre giornate:
· venerdì 8 settembre, alle ore 18.30, si svolgerà lì Assemblea diocesana presso l’aula Liturgica del santuario di Madonna dell’Arco. Dopo la lectio introduttiva del vescovo Marino, il Prof. Francesco Miano – docente di Filosofia morale all’Università degli studi di Roma “Torvergata” e già presidente diocesano e nazionale di Azione Cattolica – svolgerà una riflessione per rilanciare i temi del Sinodo e le sue conclusioni, collocandoli all’interno del cammino della Chiesa universale sotto la spinta offerta da papa Francesco nella Evangelii Gaudium;
· sabato 9 settembre, alle ore 19.00, le comunità parrocchiali, in assemblee cittadine o intercittadine lavoreranno – guidati da un facilitatore e a partire dalle domande e dalle riflessioni lasciate dagli interventi della sera precedente – per assumere qualche scelta che il Sinodo ha individuato come primaria;
· domenica 10 settembre nella Basilica Cattedrale alle ore 19.00, si celebrerà l’Eucarestia, segno sacramentale del cammino compiuto e dell’ essere Chiesa convocata intorno alla mensa.
“E’ un momento ecclesiale forte – ha dichiarato il vescovo Marino – Non ci ritroviamo per decidere cosa fare, ma per ricordarci prima di tutto chi essere. L’annuncio del Regno non può essere frutto di scelte improvvisate o dettate dalle mode e dagli strumenti comunicativi del momento: esso si fonda sulla fede in nostro Signore Gesù Cristo; è Lui a renderci credibili, è Lui a rendere vere le nostre parole, è in Lui che la nostra vita può essere santa e possiamo trovare la speranza e la perseveranza per comunicare la ‘buona notizia’. Ai fedeli che non prenderanno attivamente parte alla tre giorni chiedo di pregare intensamente perché lo Spirito Santo ci assista, perché questo possa essere un ulteriore passo della Chiesa di Nola sulle orme del Signore”.