Quando si possiede o si gestisce una piscina, la pulizia dell’acqua è indispensabile non solo per mantenerla limpida e cristallina, ma anche per garantire la sicurezza dei bagnanti ed evitare irritazioni alla pelle o agli occhi dovuti allo scorretto dosaggio dei prodotti chimici. Indipendentemente dalla tipologia di piscina scelta, ci sono alcuni passaggi fondamentali da seguire regolarmente per effettuare una manutenzione ottimale della vasca, che di seguito vengono approfonditi insieme alle indicazioni sui migliori prodotti chimici da utilizzare.
L’apertura della piscina: il trattamento d’urto
La riapertura della piscina dopo la stagione invernale è sempre un momento delicato e la prima cosa da fare in questa fase è un trattamento shock di clorazione d’urto. Questo è un processo di pulizia straordinaria, con il quale si va a inserire una quantità di cloro più alta rispetto al normale, per svolgere un’azione aggressiva contro batteri e microrganismi dannosi che si nascondono in acqua. Il trattamento si effettua di norma al momento dell’apertura stagionale e della chiusura invernale, ma si può fare anche quando si presentano alcuni problemi come l’acqua torbida o la proliferazione di alghe in piscina, ma anche dopo un intenso temporale. Gli step da seguire per la superclorazione sono:
verifica del pH dell’acqua, che deve essere sempre inferiore a 7,6;
calcolo della quantità di cloro che occorre a seconda del volume d’acqua e delle condizioni della piscina;
preparazione della soluzione di cloro e acqua secondo il dosaggio indicato sulla confezione e inserimento nella vasca;
attesa di 8-12 ore per far agire il cloro (in questa fase non è possibile fare il bagno).
Per quanto riguarda il tipo di cloro da usare, le tipologie principali sono due: il dicloro e il tricloro. Il primo si scioglie più rapidamente, mentre il secondo impiega più tempo a sciogliersi e richiede più delicatezza nell’uso, perché potrebbe risultare abrasivo per le pareti interne della vasca. Entrambi i tipi di cloro sono disponibili in commercio sia in forma granulare che in polvere (per un approfondimento sulle differenze tra cloro, dicloro e tricloro, si rimanda a questo articolo).
Regolazione del pH
Il valore del pH dovrebbe essere sempre compreso fra 7,2 e 7,6. Se il valore si abbassa troppo, l’acqua risulta acida, mentre se si alza l’acqua è basica e l’azione del cloro può essere ostacolata, lasciando così campo libero ad alghe e batteri. Misurare il pH è molto semplice grazie ai numerosi tester disponibili sul mercato in forma elettronica o manuale e si consiglia di farlo una volta a settimana (anche due in estate) per poter intervenire tempestivamente con i correttori quando necessario. I correttori di pH, reperibili sia in forma liquida che in forma granulare, possono ridurre il pH (riduttori pH-) o alzarlo (correttori pH+).
Antialghe e flocculanti
Uno dei principali problemi con cui ci si scontra durante la manutenzione di una piscina è la presenza di alghe, un problema purtroppo frequente. I prodotti antialghe si possono comodamente utilizzare versandoli all’interno dello skimmer quando l’impianto è in funzione oppure direttamente in acqua, dopo averli diluiti in un recipiente, ricordando di regolare il livello di pH prima di effettuare il trattamento. I flocculanti, invece, sono prodotti chimici che vengono utilizzati per raggruppare le particelle organiche e farle precipitare sul fondo della vasca, per poi procedere con l’aspirazione. Questa operazione si rende necessaria quando alcune particelle galleggianti restano in acqua senza essere eliminate dal sistema di filtrazione. Il flocculante agisce in poco tempo, facendo affondare le particelle sul fondo entro poche ore, quindi si tratta di una procedura abbastanza veloce. È importante fare attenzione ad aggiungere il quantitativo consigliato in base a quanto scritto nella confezione. Inoltre, per far sì che il flocculante venga distribuito in modo uniforme in tutta l’acqua, la pompa deve essere attivata su “Ricircolo”, infine spegnerla e attendere 8 ore. Per questo motivo, è consigliabile eseguire l’operazione in serata per lasciar agire il prodotto tutta la notte. Si possono poi aspirare le particelle precipitate sul fondo e riportare la valvola in modalità “filtro”.
Prodotti disinfettanti
Per la regolare disinfezione della piscina, è possibile scegliere fra un’ampia quantità di prodotti chimici certificati per la piscina, che divergono in base alle sostanze impiegate per abbattere batteri e microrganismi dannosi. Sicuramente il prodotto più largamente impiegato è il cloro, che ha il vantaggio di essere molto semplice da utilizzare e inoltre ha i costi più vantaggiosi in relazione al forte potere disinfettante. Alcuni individuano degli svantaggi nell’odore forte e nel fatto che, se si esagera con le dosi, può diventare irritante per gli occhi e la pelle. Una buona alternativa è il bromo, che ha un costo un po’ più alto ma è inodore e maggiormente delicato sulla pelle. Infine, una buona soluzione è il sale, che funziona per elettrolisi per disinfettare la piscina in un processo molto semplice. Il costo iniziale può essere più elevato a causa dell’acquisto dell’elettrolizzatore, ma una volta ammortizzata quella spesa, a lungo termine anche il sale risulta economico.