Si è tenuto presso la Sala consiliare di Palazzo di Città un corso di formazione organizzato dall’ANCI Campania dal titolo “Dissesto e predissesto alla luce degli aspetti critici della gestione del bilancio e del nuovo quadro contabile”. All’incontro sono intervenuti il Vicesindaco e Assessore al bilancio Maria Elena Iaverone, il Sindaco di San Nicola Baronia e componente dell’esecutivo di Anci Campania Francesco Colella, il Responsabile Servizio finanziario del Comune di Lecce dott. Diego Mazzotta. “Il tema che si affronta nella giornata odierna – ha esordito l’Assessore Iaverone – è di grande interesse per il Comune di Avellino. Già nell’anno 2014, ed ancora nel conto consuntivo 2016 che stiamo presentando al Consiglio Comunale per la definitiva approvazione, il nostro Ente è risultato Strutturalmente Deficitario a seguito dello sforamento di 5 dei 10 parametri introdotti con l’articolo 45 del decreto legislativo n. 504 del 1992, come modificato dall’articolo 19 dal decreto legislativo 15 settembre 1997, n. 342, ed oggi sostituito dall’articolo 242 del Tuel. In particolare – ha precisato l’Assessore – il Comune di Avellino ha sforato per il 2016 i parametri 2) e 3), relativi all’ammontare dei residui attivi in bilancio ancora da riscuotere, il parametro 4) relativo ai residui passivi conservati ancora da pagare, il parametro n. 5) delle procedure esecutive in corso ed infine il parametro n. 8) per l’ammontare dei debiti fuori bilancio riconosciuti”. La stessa delegata al bilancio di Palazzo di Città ha ricordato il più recente decreto del Ministro dell’interno adottato in materia che è quello del 18 febbraio 2013 ( pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 55 del 6 marzo 2013), con il quale sono fissati per il triennio 2013/2015 i parametri obiettivi, determinati con riferimento a un calcolo di normalità dei dati dei rendiconti dell’ultimo triennio disponibile, nonché chiarite le modalità per la compilazione della relativa tabella e confermato anche per il conto consuntivo 2016. Come ha detto il Ministero dell’Interno, nella relazione del suo Direttore Centrale per la Finanza Locale dott. Giancarlo Verde: “Riguardo alla significatività dei parametri di deficitarietà, non può trascurarsi di osservare che le numerose e significative modifiche intervenute nell’ordinamento finanziario e contabile degli enti locali, nella gestione dei servizi locali, per i quali si è diffusamente affermata l’esternalizzazione, e nell’assetto della finanza locale, intesa nella sua ampia accezione di trasferimenti erariali e fiscalità locale, ne hanno in qualche caso, attenuato il significato. Va affrontata la necessità di un ripensamento complessivo degli indicatori”. L’Osservatorio per la Finanza e la Contabilità sta appunto lavorando, dopo l’introduzione del nuovo sistema contabile degli enti locali, varato con il D. Lgs. 118/2011, ad una nuova stesura degli indicatori. “Per il Comune di Avellino – ha proseguito l’Assessore Iaverone – lo sforamento dei parametri di deficitarietà, in particolare per quelli riguardanti i pignoramenti ed il riconoscimento di debiti fuori bilancio attengono a fattori esterni ineludibili e non imputabili a quest’Amministrazione. Infatti il limite posto sui pignoramenti (0,5 per cento delle spese correnti – circa € 260.000,00 per il nostro Comune), se confrontato sulle spese in conto capitale stanziate in bilancio (per diverse centinaia di milioni di euro, finanziate anche con fondi regionali, statali e comunitari) riguardanti i lavori pubblici che generano contenzioso, rappresenta un limite facilmente sforabile. Inoltre – ha precisato la delegata al Bilancio dell’Amministrazione comunale – anche il limite riguardante i debiti fuori bilancio riconosciuti, derivanti per la gran parte da sentenze, costituisce un retaggio delle amministrazioni passate a cui l’attuale certo non può sottrarsi. Basti dire che entro la fine di questa Consiliatura l’Amministrazione Foti avrà riconosciuto e finanziato più di 20 milioni di euro di debiti fuori bilancio, quasi la metà dello stanziamento corrente di bilancio in entrata di un anno. Cosa diversa, come sappiamo, è la situazione di dissesto o pre-dissesto in cui può trovarsi un Ente locale – ha chiarito la Iaverone – gli articoli del TUEL dal 243-bis in poi fino all’art. 244 descrivono di uno stato irreversibile delle finanze dell’Ente dal quale è certificato che non possa risollevarsi con le proprie forze, anzi con le proprie entrate. Certamente allo stato non rappresenta la condizione in cui versa il Comune di Avellino. Ricordo che l’Amministrazione Foti, tra i primi atti posti in essere, ha definito con la Sezione Enti Locali della Corte dei Conti Campania un piano di finanziamento dell’ammontare dei debiti fuori bilancio rinvenuti all’atto dell’insediamento, avvalendosi di proprie entrate correnti e straordinarie, accertate anche mediante la lotta all’evasione dei tributi locali. Questo sforzo sta cominciando a dare i propri frutti, tanto che nel 2016 abbiamo registrato accertamenti in entrata provenienti dalle notifiche ai contribuenti evasori per più di 8 milioni di euro e che sia la fase della riscossione delle somme pregresse che l’accertamento delle annualità successive allo stesso titolo consentono e consentiranno, a regime, maggiori entrate tali da poter addirittura abbassare le aliquote dei tributi locali, cosi come è già accaduto per il 2017 per la TARI”. “Mi auguro – ha concluso l’Assessore Iaverone – che la modifica che disporrà il legislatore sulla elaborazione dei nuovi parametri di deficitarietà tenga conto dell’effettivo stato di salute dell’ente, ed auguro a tutti i partecipanti buon lavoro”.