L’Aggregazione funzionale territoriale è coordinata dal medico Giuseppe Colucci.
di Gianni Amodeo
E’ il cambio di passo atteso e necessario, quello che si prospetta con il Piano per i servizi della Medicina di base, in ordine alla costituzione dell’ Aggregazione funzionale territoriale, incardinata nella programmazione gestionale del Distretto sanitario dei 13 Comuni del Baianese e del Vallo di Lauro che contano una popolazione di circa 50 mila abitanti, nell’ambito dell’ Asl Avellino. E’ il cambio di passo, che innesca l’operatività del Piano, elaborato e messo a punto dal coordinatore dell’ Aggregazione funzionale territoriale, il medico Giuseppe Colucci – con studio professionale in via Giovanni XXIII,a Sperone– in stretta sinergia e cooperazione con i medici di base del territorio distrettuale e che scatterà il primo agosto. Un team di 25 professioniste e professionisti- con i rispettivi infermieri e collaboratori amministrativi- sono coinvolti e impegnati nel rendere concreto il nuovo paradigma, con cui strutturare la rete medico-assistenziale, di cui è fulcro l’ Aggregazione funzionale territoriale, che vuole rappresentare ed fornire una risposta congrua ed esaustiva 24 ore–su–24 alle esigenze delle comunità e ai bisogni sanitari dei pazienti. Una scelta focalizzata nei dettagli e condivisa all’unanimità, in un’articolata video-conferenza
Determinanti nell’accelerazione impressa al varo dell’Aft, le drammatiche e sofferte vicende generate dall’emergenza sanitaria, segnata dalla diffusa morbilità e mortalità innescate dal covid-19 sui territori; e con il corona virus– che ha sottoposto a dura prova la tenuta generale dell’intero Sistema sanitario nazionale evidenziandone non solo i notevoli e prevalenti punti di forza, ma anche le fragilità e criticità- per forza di causa maggiore si dovrà convivere con ragionevolezza e cura di sé come degli altri, fin quando non sarà reso disponibile il vaccino in grado di debellarne gli effetti. Una convivenza obbligata, che diventa “osservata speciale” nell’ambito delle più generali e complessive finalità dell’Aft secondo i canoni dell’importanza che riveste la medicina di base per le tutele delle comunità e dei territori.
Non è affatto casuale che proprio l’ Unità di crisi della Regione–Campania anti covid-19 abbia sviluppato e definito lo specifico Protocollo di gestione e cura domiciliare per pazienti sospetti o affetti da infezione covid-19, prevedendo proprio il potenziamento dell’organizzazione domiciliare dei medici di base. Ed è- questa, in tutta evidenza- una strada che si traccia in termini di prevenzione proprio nell’attuale fase di allentamento del lockdowd; allentamento che sta restituendo socialità e cenni di ripresa economica e produttiva, com’è giusto e normale che sia, anche se la prudenza e le cautele non sono mai troppe. Di certo, le Aggregazioni funzionali territoriali sono destinate a diventare riferimenti di primaria importanza sull’intero territorio della Campania per l’osservanza e l’applicazione del Protocollo. Un quadro in cui si colloca l’ Aft del Distretto del Baianese e del Vallo di Lauro, tra le prime ad essere stata istituita e operativa tra un mese, con le turnazioni giornaliere e gli orari di servizio.
“La gravità dell’epidemia da Sars–cov2 determina- spiega Colucci, puntualizzando il delicato tema dell’organizzazione degli studi professionali- un importante impatto sulla gestione delle attività di assistenza territoriale, tale da rendere necessario un cambiamento radicale nelle modalità di erogazione delle prestazioni, con l’obiettivo di ridurre al minimo gli accessi impropri negli studi e garantire la sicurezza degli ambienti per tutti gli utenti. Si privilegia così la gestione telefonica o telematica per le richieste concernenti prescrizioni di farmaci e diagnostiche con l’invio all’indirizzo mail indicato dal paziente. In questa direzione, utili ed efficaci modalità da utilizzare – aggiunge il coordinatore dell’ Aft– sono costituite da teleconsulti e televisite attraverso l’attivazione della medicina d’iniziativa”.
Il percorso di ristrutturazione e di riorganizzazione della medicina di base, calibrato sulle Aggregazioni funzionali territoriali mira a far sistema rapportando la rete delle cure primarie ai servizi distrettuali, integrati con i servizi sociali ed ospedalieri, ponendo al centro della mission del Servizio sanitario regionale campano il territorio, le comunità e i cittadini.