I Carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico di Salerno, nell’ambito delle attività di monitoraggio e controllo sul rispetto della normativa ambientale, hanno compiuto una serie di ispezioni nell’ambito delle aree industriali delle province di Avellino e Salerno riscontrando molteplici violazioni in materia ambientale, da cui sono scaturite le denunce dei responsabili e due sequestri.
Rocca San Felice (AV): a seguito di mirati servizi ispettivi eseguiti presso la locale area P.I.P., i militari del NOE collaborati dai colleghi della locale Stazione Carabinieri hanno riscontrato uno stoccaggio illecito di rifiuti speciali non pericolosi, all’interno di un noto impianto di trattamento di rifiuti speciali.
Al termine degli accertamenti, constatata l’illecita condotta, è stato deferito in stato di libertà il legale rappresentante dell’impresa operante, che dovrà rispondere di attività di gestione di rifiuti non autorizzata. I militari hanno inoltre sottoposto a sequestro un’area dell’azienda, sulla quale erano stoccati abusivamente i detti rifiuti quantificati per circa 30 tonnellate, onde precluderne la disponibilità ed interrompere l’illecita attività.
Morra de Sanctis (AV): è stato ispezionato un impianto adibito alla produzione di veicoli industriali, accertando un’attività di illecito smaltimento di rifiuti speciali pericolosi e non, nonché gravi difformità rispetto ai provvedimenti autorizzativi e alla prescritta certificazione antincendio. Denunciato in stato di libertà il legale rappresentante dell’impianto.
Bracigliano (SA): a seguito di mirati servizi ispettivi eseguiti presso la locale area rurale, i militari del NOE collaborati dai colleghi della locale Stazione Carabinieri hanno riscontrato uno stoccaggio illecito di rifiuti speciali non pericolosi, all’interno di un’area di proprietà comunale.
Al termine degli accertamenti, constatata l’illecita condotta, è stato deferita in stato di libertà una persona, che dovrà rispondere di attività di gestione di rifiuti non autorizzata.
I militari hanno inoltre sottoposto a sequestro preventivo l’area per un’estensione di circa 2.000 mq sulla quale erano stoccati abusivamente i rifiuti provenienti dalla raccolta differenziata, onde precluderne la disponibilità ed interrompere l’illecita attività.