Rischia l’arresto, da oggi, chi non paga l’assegno di divorzio. Con l’entra in vigore del nuovo in vigore articolo 570 bis del codice penale, infatti, l’assegno di mantenimento a moglie e figli diventa obbligatorio, anche con un provvedimento provvisorio di separazione tra i coniugi. E se il marito non paga l’emolumento assistenziale, rischia il carcere fino a un anno o una multa fino a mille e 32 euro. Il nuovo articolo 570 bis del codice penale, intitolato «Violazione degli obblighi di assistenza familiare in caso di separazione o di scioglimento del matrimonio», è stato introdotto dall’articolo 2 del decreto legislativo 1° marzo 2018, n. 21, pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 68 del 22 marzo scorso. Secondo l’articolo, «le pene previste dall’articolo 570 si applicano al coniuge che si sottrae all’obbligo di corresponsione di ogni tipologia di assegno dovuto in caso di scioglimento, di cessazione degli effetti civili o di nullità del matrimonio ovvero vìola gli obblighi di natura economica in materia di separazione dei coniugi e di affidamento condiviso dei figli». Il carcere e le multe per chi non pagava erano già previste dal codice, ma il decreto interviene su tutti gli argomenti collegati alla cosiddetta «riserva penale» e fa ordine tra le tante sentenze che negli anni si erano stratificate rendendo la materia soggetta a diverse interpretazioni. Le nuove norme non toccano il principio sancito lo scorso maggio dalla Cassazione che in materia di divorzi ha collegato l’assegno di mantenimento per il coniuge alla capacità di quest’ultimo di mantenersi autonomamente, cancellando il vecchio criterio del «mantenimento del tenore di vita».