«Dopo 11 assemblee generali delle categorie – spiega il segretario generale Franco Fiordellisi – la Cgil celebra la conferenza organizzativa. Le assemblee precedenti hanno visto la partecipazione e il coinvolgimento di delegate e delegati, iscritti, perché si vuole dare un senso forte ed anche nuovo al valore del sindacalismo confederale con visione generale. Quindi un sindacato inclusivo che sappia scegliere i problemi da risolvere non dall’agenda dettata da altri ma da quella imposta dai bisogni reali e concreti delle lavoratrici, lavoratori, pensionati e precari iscritte ed iscritti».
«Un sindacato, che deve ricostruire rapporti di forza utili a contrastare il progressivo smantellamento del welfare state, il ridimensionamento del tessuto produttivo, la disoccupazione giovanile e femminile, le divaricazioni, disuguaglianze sociali ed economiche tra aree ricche e aree depresse, che sono sia a nord che al Sud del paese, ma particolarmente accentuate per le aree interne montane».
«Riorganizzarci, analizzando le complessità fuori di noi, consapevoli del vuoto e della mancanza di un’adeguata rappresentanza politica del lavoro occorre affidarsi a noi, alla nostra autonomia, alla capacità di iscritte/i, delegate/i, degli attivi Cgil di rafforzare i Valori costituzionali e sociali nel nostro agire la partecipazione alla contrattazione, far uscire il Valore dell’intelligenza collettiva e partecipata».
«Abbiamo bisogno di provare a realizzare insieme ai delegati, alle federazioni, alle tutele individuali il rafforzamento dell’organizzazione, del rinnovarsi per affrontare le sfide imposte dalla crisi e dai cambiamenti avvenuti nel mercato e nel mondo del lavoro. Per trasformare in azione collettiva le tante solitudini dei pensionati, dei lavoratori, dei giovani, delle donne nella loro condizione sociale, particolarmente evidenziate e accresciute dalla pandemia».
«Le Camere del lavoro devono essere luogo dell’accoglienza, della solidarietà, dell’attenzione verso lavoratori, pensionati, migranti, disoccupati, cittadini, donne e uomini, che si rivolgono a noi per avere non solo un servizio ma il riconoscimento in quanto persona, un sostegno e risposte ai bisogni individuali. La centralità delle Camere del Lavoro è utile a far diventare, istanze collettive e politiche questi bisogni».
«La confederalità la Cgil del futuro, verso il 2030, che rafforza il valore e la creazione di Lavoro Dignitoso deve essere forte e così ramificata con il supporto di tutte le federazioni».