Sarà il sindaco di Napoli Luigi de Magistris ad inaugurare domani il CerasaFest alla rotonda Diaz, il primo evento regionale dedicato alla ciliegia, organizzato da Coldiretti Campania con il patrocinio del Comune di Napoli. Il luogo scelto è il tratto del lungomare Caracciolo sempre più protagonista di grandi eventi. Da domani e fino a domenica 4 giugno ci saranno oltre 70 gazebo gialli di Campagna Amica per invitare i cittadini a conoscere ed assaporare tutte le varietà di ciliegie campane – un enorme patrimonio con cultivar molto apprezzate come “Malizia”, “del Monte” e “della Recca” – che sempre più trovano competitor sul mercato di provenienza estera dalle caratteristiche qualitative inferiori ma standardizzate in termini di colore, polpa e forma. L’inaugurazione è prevista alle ore 17. Negli altri tre giorni CerasaFest durerà dalle 10 del mattino alle 21. Ad accompagnare gli assaggi di gusto ci saranno animazioni e musica.
All’inaugurazione parteciperanno anche l’assessore Enrico Panini e Alfonso Pecoraro Scanio, presidente di UniVerde e coordinatore scientifico di Campagna Amica. Sarà proprio il CerasaFest l’occasione scelta dall’organizzazione per rilanciare la petizione per l’Arte della Pizza patrimonio Unesco, un’iniziativa fortemente voluta da Pecoraro Scanio e sostenuta fin dall’inizio da Coldiretti e Campagna Amica.
La quattro giorni di Coldiretti alla rotonda Diaz sarà anche un momento di festa per il meglio dell’agroalimentare campano e una celebrazione del successo dei mercati di Campagna Amica in tutti i capoluoghi e non solo. Oltre al “cerasa take-away” sarà possibile degustare lo street food a km zero rigorosamente preparato dagli agricoltori. Uno spazio speciale sarà curato da Aprol Campania con il progetto di bottiglia unica per l’extravergine prodotto in regione, insieme alla prova dell’Oxitester per scovare i falsi.
L’obiettivo del CerasaFest – spiega Coldiretti – è far riscoprire questo prodotto di grande successo popolare per farne una icona della frutticoltura da salvare. La biodiversità delle varietà autoctone è un valore da custodire nell’ottica di un’agricoltura di qualità a salvaguardia dell’ecosistema. La Campania, dopo aver detenuto per decenni il primato nazionale, risulta attualmente al secondo posto, dopo la Puglia, per quanto riguarda la produzione di ciliegie (rispettivamente 30 mila tonnellate contro oltre 50 mila prodotte). Da tempo, infatti, in Campania è in atto una notevole contrazione della superficie destinata a tale coltura. Un rischio che tocca tutti i frutti prodotti in regione: dalle mele alle albicocche, dalle susine alle pesche.