Domenica 28 Gennaio, si svolgerà a Nola, la Marcia diocesana della Pace organizzata dall’Azione cattolica con la collaborazione dell’Amministrazione comunale. Attesi circa 2mila bambini, accompagnati da genitori ed educatori.
«Vi aspetto a Nola – è il messaggio che il vescovo Francesco Marino ha inviato ai partecipanti – per gridare insieme che la pace è la grande risposta che l’umanità attende. Noi grandi dobbiamo accogliere la voce dei più piccoli e trasformarla in impegni concreti a favore degli ultimi, partendo dal nostro territorio e arrivando sino agli estremi confini della Terra».
«Sosteniamo sempre con convinzione ogni iniziativa che persegue l’obiettivo di far attecchire il valore della tolleranza, della pace e della solidarietà tra le persone» , ha dichiarato il sindaco di Nola, Geremia Biancardi.
«Accogliamo con favore – ha aggiunto Cinzia Trinchese, assessore alla Cultura del Comune di Nola – la possibilità di collaborare con l’Azione Cattolica per un’iniziativa che richiama i principi che San Paolino ci ha trasmesso e che Nola ha fatto propri».
Si svolgerà domenica 28 gennaio a Nola la Marcia diocesana della Pace organizzata dall’Azione cattolica con la collaborazione dell’Amministrazione comunale. Saranno presenti circa 2mila bambini provenienti da 70 parrocchie della diocesi, accompagnati da genitori ed educatori.
«Vi aspetto a Nola – è il messaggio che il vescovo Francesco Marino ha inviato ai partecipanti – per gridare insieme che la pace è la grande risposta che l’umanità attende, per impegnarci insieme a costruire ponti nella nostra vita personale e nella vita delle nostre comunità».
Per il vescovo della diocesi di Paolino, «è importante che dai ragazzi nascano interrogativi che incalzano gli adulti. I piccoli, infatti, sono più sensibili alle ingiustizie del mondo e con più forza reclamano diritti e opportunità per i loro coetanei vicini e lontani afflitti da miseria e guerre. Sta a noi grandi accogliere la loro voce e trasformarla in impegni concreti a favore degli ultimi, partendo dal nostro territorio e arrivando sino agli estremi confini della Terra».
La città di Nola si prepara quindi ad accogliere una marcia rumorosa e pacifica di bambini e famiglie.
«Sosteniamo sempre con convinzione ogni iniziativa che persegue l’obiettivo di far attecchire il valore della tolleranza, della pace e della solidarietà tra le persone – ha dichiarato il sindaco di Nola, Geremia Biancardi – Rispettare gli altri anche quando sono su posizioni differenti dalle nostre equivale a contribuire alla crescita sociale e culturale delle comunità».
«Accogliamo con favore – ha aggiunto Cinzia Trinchese, assessore alla Cultura del Comune di Nola – la possibilità di collaborare con l’Azione Cattolica per un’iniziativa che, come la Marcia della Pace, ha il pregio di favorire il coinvolgimento e la partecipazione di tanti giovani e tante persone unite dagli stessi principi, quelli che San Paolino ci ha trasmesso e che Nola ha fatto propri»
La Marcia della Pace è l’ultimo atto concreto di un mese che i gruppi parrocchiali di Azione cattolica hanno interamente dedicato ad approfondire il messaggio del Papa in occasione della 51° Giornata mondiale della Pace, celebrata lo scorso 1 gennaio e dedicata al tema delle migrazioni. Con l’iniziativa di pace 2018 i ragazzi, i giovani e gli adulti di Ac della diocesi di Nola e di tutta Italia sostengono inoltre un progetto di “Terre des hommes” in Iraq attraverso il quale si presta assistenza a bambini con disabilità psicomotoria.
La Marcia inizierà alle 15.30 nel rione Gescal con la testimonianza della giornalista italo-siriana Susan Dabbous, cronista free lance dalle aree di guerra mediorientali. Una sosta intermedia si svolgerà in piazza Immacolata con gli impegni di pace dei partecipanti. Alle 17.15 è previsto l’ingresso dei partecipanti in Cattedrale, dove li accoglierà il vescovo Francesco. Il momento conclusivo sarà animato dai MigrAngels, band nata a Trecase per iniziativa del parroco don Federico Battaglia: italiani e rifugiati insieme per cantare il sogno di un’integrazione possibile a partire dalla condivisione dei talenti e della propria cultura.