Davvero una decisione saggia quella presa dal primo cittadino di Domicella che è riuscito a far fruttare al meglio i fondi ricevuti dallo Stato a sostegno delle famiglie in difficoltà in paese. Ecco cosa ha fatto, è lui stesso a spiegarlo ai cittadini in un post pubblico.
“La decisione del cesto alimentare piuttosto che il buono spesa è stata presa sempre per favorire voi cittadini, potevamo scegliere di prendere il fondo emergenza di € 17’050 per Domicella e dividerlo per le famiglie senza reddito aventi diritto (circa 100 )e d emettere buoni spesa che tradotti sarebbero diventati 170€ a famiglia per tutta la durata dell’emergenza. Ho messo a disposizione dei miei cittadini il mio tempo e la mia esperienza lavorativa in campo alimentare acquistando i beni alimentari all’ingrosso e dandovi un valore doppio tradotto in merce. Di seguito vi scrivo la lista dei prodotti che settimanalmente le famiglie ricevono proporzionati al numero dei componenti del nucleo familiare, ovviamente col tempo si sono aggiunte le donazioni, tutte postate, che abbiamo sempre diviso in parti uguali dando preferenza alle famiglie con bambini laddove c’erano donazioni di briosche, succhi di frutta e/o omogeneizzati. Sfido chiunque a postare cesti con mozzarella, salsicce, casatielli, forme di parmiggiano e stronzate varie che si mettono in circolo o di cesti dati a dipendenti pubblici, differenze di cesti, se li postate vi sottoscrivo le mie dimissioni da sindaco. Questi sono i prodotti base che ricevono tutti e in parti uguali senza distinzione di razza o di bandiere: pelati, pasta in 3/4 formati, sale, zucchero, farina, latte, olio extravergine, olio girasole, fagioli, cannellini, lenticchie, ceci, riso, uova, tonno, simmental a cui si sono aggiunte donazioni di biscotti, fette biscottate, patate, pane ecc. ecc. Concludo con una citazione inviatami da un amico qualche giorno fa: “ il buio non può spegnere la luce, ma la luce può spegnere il buio”.