Don Luigi Ciotti-presbitero e presidente nazionale dell’associazione “Libera contro le mafie”-ha incantato un nutrito gruppo di ascoltatori accorsi il 13 giugno presso il Polo Giovani di Avellino. Il prete-antimafia è intervenuto per sancire ufficialmente la rinascita del presidio di Libera nel capoluogo irpino, dove la realtà aveva cessato le attività due anni or sono. Don Ciotti, nel suo intenso discorso, ha disegnato un chiaro quadro della moderna criminalità organizzata e delle attività volte al ripristino della legalità; facendo proprie le parole del procuratore nazionale antimafia Melillo:” Il rapporto tra mafie, corruzione, politica è diffuso, disincantato, pragmatico”. Parole, queste ultime, particolarmente preziose in clima di campagna elettorale e indirettamente rivolte ai diversi esponenti politici presenti in sala. Don Luigi, inoltre, ha rammentato del proprio legame con il giudice Giovanni Falcone, nonché degli eventi che hanno portato alla nascita di Libera e all’istituzione della Giornata Nazionale della Memoria e dell’Impegno. Infine, il sacerdote veneto ha invitato i presenti a mettersi in gioco, esprimendo soddisfazione per la ricostituzione del presidio avellinese e per l’entusiastica partecipazione.