Per nascondere al proprio coniuge un ammanco di denaro perso al gioco aveva pensato di fingersi vittima di una rapina, ma è stata scoperta e denunciata per simulazione di reato dai Carabinieri della Stazione di Montefredane.
La donna, originaria di Montefredane, si era presentata alcuni giorni fa presso il citato Comando Stazione ove aveva raccontato in modo concitato che due uomini, ad ella sconosciuti, dopo averla minacciata con un’arma, le avevano sottratto la somma di 650 euro per poi darsi alla fuga a bordo di una moto.
I Carabinieri, raccolta la denuncia, avviavano tempestivamente le indagini al fine di dare un volto ai responsabili di quell’efferato gesto e contestualmente fornire risposta alla accorata richiesta di giustizia che avevano raccolto.
Tuttavia, nello sviluppo dell’attività, condotta passando al setaccio i filmati acquisiti da numerosi impianti di videosorveglianza, emergevano alcuni elementi sufficienti ad instillare nella loro matura esperienza investigativa il germe del dubbio circa la veridicità di quanto denunciato. L’indagine si dirigeva pertanto su due piste parallele, una sempre tendente a ricercare il malvivente, mentre l’altra a quel punto orientata ad accertare la fondatezza dei fatti denunciati.
Proprio questo secondo filone conduceva i Carabinieri fin dentro ad un locale pubblico ubicato della provincia di Salerno ove si scopriva che la donna vi aveva trascorso diverso tempo intenta a giocare alle slot-machines ivi presenti.
Riconvocata la denunciante in Caserma per una doverosa integrazione e postala di fronte alle incongruenze emerse nel corso delle indagini, alla stessa non restava che ammettere di aver inscenato la rapina al fine di nascondere l’ammanco di denaro, cagionatogli dal gioco, al proprio consorte e pertanto a suo carico scattava la denuncia in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Avellino diretta dal Procuratore Dott. Rosario Cantelmo.