(Riflessioni a cura di Giovanni Iorio)
Sabato 29 Gennaio 2000 –Televideo, alla pag.113, riporta la seguente, allarmante notizia: “Sono molto preoccupanti i primi dati dalle città sul benzene. Il 31 Gennaio sono scaduti i termini fissati dal Ministro dell’Ambiente Edo Ronchi per presentare i piani di qualità dell’aria e gli impegni dei Comuni con oltre 150.000 abitanti per abbassare i livelli di questo pericoloso cancerogeno”.
In pari data, Anna Donati, responsabile trasporti del WWF, riferiva: “Quasi tutte le città stanno rispettando l’impegno ma i primi dati sono molto allarmanti. Infatti, a Bologna risultano concentrazioni di benzene fino a 50microgrammi per metro cubo contro i 10 prescritti per legge. Tra i maggiori responsabili, i motorini a due tempi”. Per opportuna conoscenza, riporto alcune considerazioni che scissi in un opuscolo di Settembre 1998intitolato “dalle parole…ai fatti !”: <<Il benzene è un veleno da temere in quanto è una sostanza sicuramente cancerogena, secondo lo Iarc in Italia su 1000 casi di leucemia da 30 a50 sono attribuibili agli alti tassi di questo micidiale killer! Contro questo nemico accertato, il Ministro dell’Ambiente, Edo Ronchi, aveva annunciato un sistema di bonus – malus che avrebbe premiato le città che avessero ottenuto i migliori risultati contro questo inquinante. Penalizzazione invece e ordinanza per superare le situazioni di rischio alla salute per le amministrazioni dove non sono state adottate adeguate misure di prevenzione.
Il procuratore Raffaele Guariniellodella pretura di Torino, nel 1995, rinviò a giudizio, per inquinamento da benzene, i presidenti e gli amministratori delegati di tutte le compagnie petrolifere operanti in Italia : Api, Erg, AGIP, Fina, Esso, Monteshell, Kuwait, Ip, Petroleum e Tamoil.
In effetti, queste compagnie non avevano ancora dotato i distributori di benzina di idonei impianti per il recupero dei vapori di benzina che, come noto, contengono benzene che è una sostanza di accertato effetto cancerogeno. Immediatamente, il Governo, presieduto da Dini, l’attuale Ministro degli esteri, su proposta del Ministro dello Ambiente Baratta, corse ai ripari e aiutò i petrolieri approvando un decreto legge che modificava la normativa in vigore spostando il termine della sua attuazione al 31 Dicembre 1999 evitando, così, a quelle eccellenti personalità di avere guai con la giustizia.
Il Ministro dell’Ambiente Baratta, che avanzò questa nefanda proposta, il Presidente del Consiglio Dini e gli altri membri del Parlamentoche lo approvarono, certamente saranno rimasti molto soddisfatti, di aver reso un grande servigio ai loro amici miliardari, in barba all’inquinamento ambientale che intossica e uccide migliaia di cittadini. Infatti, secondo un recente studio clinico, questo gas micidiale può causare la leucemia, il tumore delle cellule del sangue: infatti, su un milione di persone esposte, ogni milligrammo in più determina un rischio aggiuntivo di quattro casi.
Ma, evidentemente, per questi spregevoli Parlamentari, a conti fatti, ciò che maggiormente contava, l’imperativo categorico, quasi un atto dovuto cui mirare, non era affatto la salute dei cittadini bensì, esclusivamente, la salvaguardia degli esosi interessi speculativi dei loro danarosi amici petrolieri e basta!
Inoltre, molto probabilmente, la salute dei poveri cittadini, che intanto continuano ad ammalarsi e a morire di cancro respirando, a pieni polmoni, i cancerogeni vapori di benzene, per queste efferate canaglie, era ed è solo un semplice optional!!!
Ora, a parte la sarcastica battuta, a questo punto è lecito chiedersi: 1) E’ mai possibile che il benzene, che oltre al gas di scarico delle auto, viene rilasciato nell’ambiente anche per evaporazione quando si fa rifornimento di benzina, in ossequio a quel deprecabile decreto legge di cui sopra ha cessato di avere il suo malefico effetto cancerogeno fino al 1999?
2) E le benemerite associazioni ambientaliste, nel 1995, all’epoca della sentenza del Pretore Guariniello, erano scomparse, si erano volatilizzate, anche loro, per decreto legge, insieme agli effetti nocivi del benzene, per ricomparire in questi giorni?
E’ superfluo considerare l’incredulità, lo sconcerto e il raccapriccio che mi prende quando leggo e sento certe nefande notizie, soprattutto perché non accetto, né condivido, razionalmente, simili atrocità. Ma è proprio per questi motivi che, non demordo e denunzierò sempre queste scelleratezze commesse con una inaudita e inconcepibile crudeltà e non voglio sottacere mai questi orrendi crimini di cui si sono macchiati, per decenni, impunemente, spudoratamente, spietatamente e spregiudicatamente per palesi, evidenti, venali interessi personali e di parte, certi nostri sciagurati, turpi e ignobili Parlamentari!!!
Questo è solo uno, tra i tanti emblematici casi,che dimostra, ineccepibilmente, come purtroppo spesso accade, che taluni politici antepongono, cinicamente, i propri ignominiosi interessi e quelli delle loro gang e lobbies di bassa lega a quelli sacrosanti dei cittadini che li hanno eletti!
Ecco spiegato perché considero la maggior parte dei nostri parlamentari dei abietti mestieranti nonché spregevoli politicanti che vivono a sbafo di politica!
Alla luce dei fatti, appare assolutamente incomprensibile ed inconcepibile che l’attuale Ministro dell’Ambiente ignoritutta la diatriba riguardante la sentenza emessa dal Procuratore Guariniello nel 1995 ed anche il conseguente decreto legge con il quale, il Governo presieduto dall’on.le Dini, concedeva alla fuorilegge leadership delle dieci compagnie petrolifere, una prorogare di ben 5 anni, esattamente dal 1955 a tutto il 1999, il termine utile per dotarsi di adeguati impianti per il recupero dei vapori di benzina che avrebbero consentito di tenere sotto controllo il micidiale killer benzene!!
La prova provata di quanto testé affermato è che, il Ministro dell’Ambiente, Edo Ronchi, al pari di tutti i suoi colleghi di Governo, anche in questo caso di perniciosa emergenza anziché rendere esecutiva la sentenza emessa nel 1995 del Procuratore Guariniello, è corso ai ripari con proposte, che non elimineranno, assolutamente, la causa, ma serviranno solo a mitigare l’effetto>>>
Fin qui ciò che ho scritto nel sopra citato opuscolo edito nel lontano 1998! A questo punto, però, desidero fare un breve commento e una ulteriore considerazione su quanto riportato dal televideo. Certamente alcuni Ministeri, e nel caso specifico quello preposto alla salvaguardia dell’Ambiente, funzionano male e, tra l’altro è palese che non esiste una memoria storica, nonostante i miliardi spesi per la loro informatizzazione!
Da decenni, infatti, seguendo il solito ed ormai consolidato cliché, i vari Ministri, di fronte a situazioni critiche, adottano artificiosamente, solo degli estemporanei interventi, semplici provvedimenti tampone, veri e propri palliativi, che in effetti, come nel caso specifico, non rimuovono assolutamente la causa del male, addirittura mortale, e che non risolvono in maniera radicale e definitiva il problema, anzi…..
Anche gli Enti locali, che seguono pedissequamente la falsariga del Ministro dell’Ambiente, adottano, spesso, una serie di risibili, banali, effimeri e momentanei provvedimenti e ordinanze. “Domeniche a piedi, , marmitte catalitiche, blocco orario dei mezzi e circolazione a giorni alterni con targhe pari e dispari, ecc…..”
Infatti, come volevasi dimostrare, dopo qualche settimana, il problema si ripresenta talvolta anche più grave di prima e si ricomincia daccapo con qualche altra grottesca trovata. Nel frattempo, il killer benzene, indisturbato, continua a mietere migliaia di vittime. Purtroppo, in Italia, c’è troppa gente che vive prevaricando e agisce senza legge e senza morale godendo anche di speciali privilegi e di particolari protezioni politiche in cambio di laute probende!!
Quindi, alla prova dei fatti, si può affermare che: “La legge NON è uguale per tutti!” Ma è anche lecito confermare, senza tema di smentita, che ieri con Baratta e con Ronchi e oggi con altri, è sempre la solita solfa e anche questo caso conferma la massima: “Con il DENARO si aggiusta tutto!”
Intanto, viene spontaneo porsi le seguenti domande, da decenni senza esaustiva risposta: E’ decoroso e dignitoso continuare su questa falsariga? A chi giova questo andazzo indecente?
Giovanni Iorio