Era il mese di gennaio 2014, quando l’annuncio veniva dato in pompa magna da tutte le parti interessate: Regione, Provincia, Comune di mercogliano e Air. Ressa di telecamere, flash, microfoni e taccuini. Poi l’annuncio: la funicolare aprirà entro la primavera 2014. Il primo cittadino Carullo addirittura sperava che il Papa potesse essere il primo passeggero. E invece? E invece nulla di fatto. La funicolare ferma era e ferma è, come da quell’ormai lontano ottobre 2012 quando il servizio fu sospeso per lavori di manutenzione mai avviati.
I finanziamenti non ci sono, e le parti ora si accusano a vicenda. L’Air sostiene di aver fatto la propria parte e rilancia la palla nel campo della Provincia e della Regione. Fatto sta che la funicolare è chiusa, e nonostante sia videosorvegliata, si sono verificati anche dei furti di rame. La struttura, che doveva essere il fiore all’occhiello dell’Irpinia, la funicolare più veloce d’Europa, oggi si ritrova nel degrado ed esposta ad atti di vandalismo. Entrarci, passeggiare sui binari, è un gioco da ragazzi. E così ai cittadini non resta che mobilitarsi. Le associazioni si sono date appuntamento a settembre per creare una fondazione pro funicolare, con l’obiettivo di tornare a vedere migliaia di pellegrini che raggiungono Mamma Schiavona senza affrontare curve e tornanti in macchina, quando va bene, o in autobus, quando passa.