DRAPPI ROSSI PER DIRE “NO!” AL FEMMINICIDIO.

DRAPPI ROSSI PER DIRE NO! AL FEMMINICIDIO.

Asciugamani,abiti,sciarpe o lenzuola: balconi e finestre d’Italia si colorano di rosso per un “gesto-simbolico” di protesta per urlare “STOP” al FEMMINICIDIO. A scatenare la rabbia e la conseguente iniziativa,l’ennesima,giovane vita spezzata,l’assassinio brutale di Sara Di Pietrantonio,22enne romana arsa viva dall’ex fidanzato. La “campagna” si è diffusa attraverso i social e whatsapp ed è accompagnata dall’hashtag #saranonsarà. Lo scopo degli organizzatori,si legge in un messaggio, è quello di “INTRAPRENDERE UNA SERIE DI AZIONI MARTELLANTI VOLTE AD ESTIRPARE LA CULTURA DEL FEMMINICIDIO DIVENTATO ENNESIMO MOTIVO DI IMBARAZZO NEL NOSTRO PAESE”. Ma è chiaro che,purtroppo,non è un fenomeno che colpisce solo il nostro paese: nonostante le campagne di sensibilizzazione,nonostante le iniziative,restano sempre troppe le donne vittime di questo atroce fenomeno. Quello dei “drappi rossi” comunque è solo il primo di molti eventi organizzati a questo scopo e nel nome di tutte le donne che hanno pagato con la loro vita la follia di qualcuno. Carla Carro