Due ragazzi appena maggiorenni, uno 18 anni l’altro 23 entrambi paganesi, ragazzi come tanti, nessuna macchia nel passato, sarebbero gli autori dell’omicidio avvenuto a Pagani qualche giorno fa ai danni di una prostituta 44enne. I giovani avrebbero ammesso le loro responsabilità, messi sotto torchio dai militari del tenente colonnello Francesco Mortari, che hanno lavorato per ore, senza mai fermarsi, per far luce sul delitto di Gorizia, avvalendosi anche del supporto dei colleghi del comando provinciale di Salerno.
Il motivo dell’aggressione e dell’omicidio sarebbe stato un rifiuto di fare sesso in tre. “Dobbiamo farlo tutti e tre insieme”. Lei si sarebbe rifiutata e da lì è scattato il raptus di follia. Sarebbe stato il più giovane ad uccidere la prostituta, impugnando un comune coltello da cucina, lungo circa 25 centimetri, e colpendola al petto. La donna è stata trovata a terra, agonizzante, all’incrocio tra via Mangino e via De Gasperi, poco dopo le due di lunedì notte. A loro gli uomini dell’Arma erano risaliti grazie ad una serie di indizi raccolti già nelle prime fasi delle indagini e, in particolare, sulla scorta delle testimonianze di altre prostitute.
A finire in arresto sono Luigi Femiano e Gennaro Avitabile che dovranno rispondere di omicidio della prostituta Gorizia Coppola.