Per entrambi i casi sono in corso indagini da parte della Compagnia di Baiano, finalizzate all’identificazione dei truffatori.
Nonostante i ragguardevoli risultati conseguiti grazie anche alla massiccia campagna d’informazione da parte dei Carabinieri del Comando Provinciale di Avellino che da tempo stanno effettuando conferenze sul tema (persino al termine delle messe domenicali) con utili consigli diffusi anche dagli organi d’informazione, si ricordano ancora una volta gli utili consigli per difendersi da tale tipologia di reato, principalmente rivolti agli anziani quali potenziali vittime di truffa, ma anche a tutti gli operatori pubblici e privati, reti parentali o amicali che, venendo a contatto con persone anziane a vario titolo, possono assumere un ruolo nella prevenzione e nella tutela nei confronti di questa categoria di persone. È importante saper riconoscere le situazioni più a rischio, conoscere gli elementi che possono far pensare che sia in atto un tentativo di truffa e, di conseguenza, i comportamenti da assumere. Spesso è la condizione di solitudine della persona che favorisce i truffatori: le persone anziane con pochi amici e scarse relazioni sociali, con minore prontezza di riflessi o minor conoscenza dei fenomeni di truffa possono essere ingannate con maggiore facilità.
Prestare attenzione se qualcuno telefona o si presenta a casa, chiedendo del denaro o oggetti preziosi per pagare fantomatiche cauzioni, spese legali, debiti o acquisti di merce, con la scusa che lo ha mandato un parente: in tal caso rinviare l’appuntamento e contattare il familiare interessato, segnalando immediatamente ogni situazione sospetta al “112” o al più vicino Comando.