Un’area enorme, forse di circa duemila metri di fronte al mare di Torre Rinalda, marina del Comune di Lecce piccola e dimenticata, così come le altre frazioni costiere del comune capoluogo, è apparsa completamente spianata da bulldozer con la sabbia che probabilmente è stata asportata per ripascere altre località soggette ad erosione. Così appariva in data di ieri la zona, che potrebbe essere una delle più belle del Salento se e solo se l’amministrazione comunale si degnasse di dare la giusta tutela a luoghi che potrebbero essere altrettanto ameni di altre località ben più note sulla costa di Terra d’Otranto, oggetto, troppo spesso di traumatiche ferite da parte di sprovveduti che senza pensarci neanche un pò su, sono disposti a distruggere intere porzioni di territorio. Complici, come sempre nella loro trascuratezza ed incapacità gestionale le autorità, ed in particolare le amministrazioni comunali che in taluni casi, lungi dal predisporre adeguati sistema di difesa delle zone a rischio, tra tutte l’imprescindibile fascia dunale che protegge la costa sabbiosa dall’erosione e costituisce una barriera fondamentale per il territorio interno contro la salinità del mare e gli agenti atmosferici, la lasciano in balià di questi soggetti senza scrupoli. Ed è quindi l’ora di dire basta, sottolinea Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” – che ha già segnalato lo scempio alla Guardia Costiera affinchè si apra l’ennesima inchiesta – perchè non si può più tollerare che accada ciò e che i responsabili rimangano impuniti quando una responsabilità può essere individuata nell’assenza di vigilanza e tutela del territorio.