Sabato 24 febbraio all’Earth Hour del WWF Sannio a Benevento nella Fattoria Sociale Caffè dell’Orto arrivano le “Storie libertarie di animali rivoluzionari“, performance artistica, teatrale e musicale, con la voce recitante di Marisa Barile e le musiche dei Barabba Blues. Il reading sonoro, che inizierà alle 19.00, si inserisce nell’Earth Hour Benevento, evento organizzato da Associazione WWF Sannio e Fattoria Sociale Caffè dell’Orto ed è preceduto nel pomeriggio, a partire dalle 17.00, dalle visite agli orti sociali e dimostrazione di oggetti ad energia solare a cura di Slow Food e Vito Ferrante e da una pedalata socio-ecologica FIAB nella città. Seguiranno riflessioni e testimonianze sui prodotti ecocompatibili e il compostaggio domestico con gli interventi, tra gli altri, di Ecopotea. La serata si concluderà con l’apericena a lume di candela a cura dei volontari WWF e Fattoria dell’Orto intervallata dal set acustico chitarra e armonica dei Barabba Blues. Storie libertarie di animali rivoluzionari, tratta dalle favole La rivolta delle pecore e La Battaglia dei prosciutti di Virginiano Spiniello, è anche il titolo della collana di favole edita da Il Papavero e illustrate dal Maestro Giovanni Spiniello – Biennale di Venezia 1968, Quadriennale di Roma 75 e segnalato Bolaffi da Crispolti – che si completa con Lupus in fabula, testi di Fedro musicati dal compositore e musicista sannita Vincenzo Parente. La performance, sperimentata già a Teora (AV) il 25 febbraio, insieme all’Assessorato alla Cultura e all’Ambiente, trae origine dall’iniziativa di arte sociale e ambientale L’Albero Vagabondo. Le favole dell’autore, infatti, prendono spunto da nove anni di installazioni artistiche sulle discariche in montagna insieme ai bambini. Nove anni di favole, disegni e foto dei rifiuti in giro per i monti dell’Irpinia e della Campania pubblicate su www.alberovagabondo.it per chiedere ai grandi di non sporcare indicano, alla fine, una unica rivoluzione possibile: il salto dal recinto, l’evoluzione, la rivolta delle pecore, di chi, cioè, continua a seguire, o trascurare, i comportamenti altrui per abitudine, ma senza possedere lo spirito gregario e collettivo del gregge. E così nascono gli animali rivoluzionari di queste storie libertarie: il capro espiatorio e l’agnello sacrificale, la pecora nera, il lupo che diventa pastore, il falco che dona i suoi occhi a un bambino cieco per vedere il sole, il coniglio che guida gli animali del bosco alla rivolta nella battaglia dei prosciutti. Fedro affermò che le favole erano state create dagli schiavi per parlare ai padroni, oggi le favole possono ancora comunicare, col linguaggio dell’allegoria e attraverso la semplicità dei bambini, ciò che i grandi non vogliono vedere, ascoltare, sentire. |