Si fa presto a dire fiducia! Anche se il rapporto con il nostro partner sembra filar liscio, alzi la mano, chi di fronte a comportamenti “inconsueti”, misteriose telefonate di colleghe/i di lavoro ed uscite serali, non aumenta il proprio livello di allarme e si trasforma immediatamente nel miglior agente segreto in azione. Certo, c’è sempre una doverosa distinzione da tracciare, tra un comportamento più attento ed un atteggiamento ossessivo e morboso ed, è importante sottolinearlo, per poter parlare di una relazione seria e costruttiva, bisogna riporre una buona dose di fiducia in chi ci è affianco; vale la pena indagare a fondo e seguire le mosse scrupolosamente le mosse del vostro partner, nei casi in cui le cose non sembrano quadrarvi perfettamente e nutrite più di qualche sospetto.
Ecco, dunque, alcuni semplici consigli, per riconoscere immediatamente “a naso”, il sentore di un probabile tradimento. A darci consigli illuminanti ci pensa, poi, una vera e propria guida, nata dal lavore di Alberto Caputo, psichiatra e sessuologo.
Alessandro Calderoni, giornalista investigativo, Silvia Jun, web editor e Paolo Baron, ideatore del progetto, che grazie all’esperienza ed al lavoro sul campo, sanno ben vedere i tratti tipici di un partner fedifrago.
Ecco l’analisi di varie tipologie ed identikit di “traditore”, a cui è poi possibile associare determinati comportamenti ricorrenti che, quindi, ci permetteranno di smascherarlo più facilmente.
Il valore aggiunto, per un’indagine davvero soddisfacente, è dato dalla nostro grado di conoscenza dell’altro, da quanto siamo bravi a cogliere segnali e significati importanti per arrivare alla scoperta.
Secondo gli esperti, esistono 3 categorie eccellenti di traditori:
1. I “seriali”: sono coloro che vivono male la monogamia, che ricercano passione e soddisfacimento personale, nel brivido di una relazione clandestina e di un’alternativa alla vita di coppia ufficiale; alcuni puntano sulla “qualità”, cercando una persona che possa donargli elementi che mancano nella propria vita affettiva, altri invece sono maggiormente attratti dall’idea del tradimento, senza far troppo caso alla persona con cui tradisce.
2. I “paralleli”: sono coloro che si sentono appagati e completi solo quando vivono due relazioni e due vite assolutamente parallele, riuscendo con doti stupefacenti di memoria ed intelletto ad essere presenti impeccabilmente in entrambe le storie.
Sono sicuramente i più difficili da smascherare, poiché spesso l’attitudine al tradimento è una sorta di “forma mentis”, una parte fondamentale della personalità, che non crea squilibri evidenti e, dunque, potenziali tracce di un’evasione dal rapporto di coppia ufficiale.
3. Gli “occasionali”: sono coloro che non hanno nel dna l’idea del tradimento, ma possono talvolta utilizzare tale arma, per rivincita personale e per rappresaglia, quando feriti e non più fiduciosi della stabilità del rapporto con il proprio partner, oppure quando assaliti da abitudine e routine nel rapporto di coppia.
Sono quelli più facili da smascherare, proprio perchè privi di una tecnica raffinata nell’arte del tradimento.
Una volta studiato il nostro bersaglio, conoscendo i suoi comportamenti abituali, i punti deboli, orari e stili di vita consueti, si può tener presente alcuni possibili “indizi” di reato:
– Se durante risposte e chiarimenti, non mantiene fisso lo sguardo sul nostro volto, si stropiccia gli occhi, si gratta nervosamente la testa, tocca parti del viso, probabilmente sta mentendo. Attenzione però, perchè potreste trovarvi di fronte un formidabile attore, che potrebbe raccontarvi le balle migliori, guardandovi fissi negli occhi.
– Notate, improvvisamente, nuove abitudini nel modo di vestirsi, nelle attività a cui si dedica nel tempo libero, nella maggior cura che riserva a dettagli, come il profumo, l’intimo o il cibo da consumare, prima considerati con sufficienza.
-Dedica meno tempo alla vita di coppia, spesso si dimostra assente e poco attento ai discorsi o, ancor peggio, alle esigenze ed agli interessi che gli manifestate; utilizza frequentemente la scusa del lavoro, o degli amici non incontrati da una vita, per passare più tempo fuori casa.
-Indizi fondamentali, spesso innesco dei più preoccupanti campanelli di allarme, sono le contraddizioni: se, dopo poche ore o giorni, vi dà resoconti palesemente in contrasto tra loro, si lascia sfuggire dettagli sospetti e mostra nervosismo quando voi chiedete spiegazioni più approfondite, probabilmente c’è qualcosa che non quadra.
Se siete spinti davvero dal desiderio di “beccarlo” sul fatto, non vi resta che pazientare, seguire le sue mosse, giorno dopo giorno, tenendo occhi ed orecchie, ben aperte: la soddisfazione di poterlo cogliere sul luogo del reato, senza possibilità di confutazioni, di farsi scudo con scuse e versioni più disperate e, soprattutto, capire finalmente chi si ha di fronte, può essere davvero un momento importante per noi stessi.