Estendere il dialogo e la cooperazione sui temi dell’Educazione, favorendo l’incontro fra i continenti e le discipline, creando uno spazio per lo scambio di esperienze, ricerche e riflessioni diverse è l’obiettivo del primo Congresso Mondiale della Trasformazione Educativa a Napoli. Dopo tre edizioni svoltesi tra l’America e l’Europa è adesso l’Italia ad ospitarlo presso SinAPsi al complesso universitario di Monte Sant’Angelo (via Cinthia, 26). Dal Giappone, Germania, Portogallo, Ungheria, Svizzera, Messico, Perù, Colombia, Brasile, Argentina, Cile, Uruguay, convergono psicologi, pedagogisti, studiosi, ricercatori delle scienze umane, insegnanti, dirigenti scolastici, studenti e adulti responsabili per «lavorare attorno alla possibilità di un concreto cambiamento dell’Educazione e della Scuola nel mondo».
Dal 29 al 31 ottobre «Cura, bellezza e sogni alle radici dell’educazione»: 150 esperti da 15 Paesi in convegno a Monte Sant’Angelo.
Il Bando di selezione prevedeva l’assegnazione di n. 50 borse di studio per educatori per partecipare gratuitamente come uditore al primo congresso mondiale della Trasformazione educativa. Cura, bellezza e sogni- alle radici dell’ educazione, a cui partecipano, senza limiti di cittadinanza e di età, tutti coloro che abbiano avuto almeno due anni di esperienza in un progetto socioeducativo; – un percorso di studi congruente (laurea in un settore socio-psico-pedagogico) . Ciascun aspirante borsista doveva presentare in fase di candidatura:
– una lettera di presentazione da parte dell’ente del Terzo Settore o pubblico presso il quale svolge la sua attività oppure dall’ente in cui ha operato per almeno due anni nel caso sia attualmente disoccupato o svolga altro lavoro;
– una autocertificazione che attesti il proprio titolo di studio e la sede geografica delle attività in corso; – una lettera di massimo 30 righe in cui siano evidenziate le motivazioni a partecipare al congresso in relazione al senso delle esperienze pregresse e dei progetti futuri.
Ebbene tra i vincitori c’è anche il consigliere comunale Antonio Maietta di Sperone che da anni si impegna proprio nel settore del sociale. Ecco cosa ci ha affermato: “Ho il grande piacere di aver vinto la borsa di studio e quindi esserci anche io e partecipare a questo congresso, vi assicuro è davvero formativo un evento di spessore mondiale e ieri all’inizio dei lavori abbiamo ricevuto anche i saluti, tramite lettera, dal presidente della Repubblica”.
Il programma prevede ogni giorno l’alternarsi di sessioni in plenaria e sessioni parallele che approfondiranno gli assi tematici portanti: mappe mentali e percorsi nei territori; ai margini della società e ai margini del pensiero; comunità educanti e apprendimento; arteducazione; saperi dominanti e saperi nativi; percorsi tecnologici nel villaggio globale; professioni educative e responsabilità sociale; educazione, storia e futuro. Al centro della riflessione «la cura, intesa come approccio psicanalitico allo sviluppo della persona e delle relazioni nei piccoli e grandi gruppi», insieme a Suzuki Kunifumi della Nagoya University, Giappone, studioso della sindrome Hikikomori; Gustavo Pietropolli Charmet, Fondazione Il Minotauro, Milano, fondatore dell’Istituto, tra i maggiori esperti italiani di adolescenza e disagio giovanile; Sarantis Thanopoulos, SPI Italia; Guelfo Margherita, IIPG, Napoli e Marco Giordano, Hikikomori Italia.
Grande attenzione e approfondimenti vengono dedicati all’arteducazione, intesa non come strumento ma come fondamento dell’educazione, capace di risvegliare i sogni e desideri di giovani e adulti e qui interverranno: Cesare de Florio La Rocca e Marcos Antonio Candido Carvalho, Progetto Axè, Brasile; Francesco Cappa, Università degli Studi di Milano Bicocca; Nicola Laieta, regista teatrale e coordinatore del Laboratorio Territoriale delle Arti di Maestri di Strada. Atteso anche Nando Dalla Chiesa che racconterà – come nel suo ultimo libro “Per fortuna faccio il prof” – la «missione civile dell’università itinerante quale nuova forma e approccio innovativo al lavoro di formazione».