“L’amico del mio nemico è il mio nemico” queste sono le parole sullo striscione in tedesco dei bianconeri presenti sugli spalti alla partita di ieri sera. E poi altri tre, sotto, della stessa grandezza, con su scritto “Dortmund Scheiße” e poi “Catania merda” e “Napoli Colera”. La colpa della città tedescaè semplicemente il gemellaggio con la tifoseria azzurra (a sua volta in ottimi rapporti con quella catanese) ribadito anche dopo la morte di Ciro Esposito.
Un nuovo, l’ennesimo, striscione della vergogna. Grande, visibile, insopportabile. Ma le tv, Sky in diretta e Mediaset in differita, fanno finta di niente. Non ne parlano, non accennano neanche alla sua presenza, magari stigmatizzandolo senza mostrarlo per non dare soddisfazione a coloro che amano gettare odio verso il sud dell’Italia.
Parlando ancora dello striscione dello Stadium e del Dortmund, Catania e Napoli unite in esso, vien da chiedersi se coloro che tanto si sono impegnati a scrivere quelle parole si siano mai presi la briga di andare nella città che hanno insultato. Se ne hanno respirato la cultura, la storia, il passato. O se almeno sanno che Gaetano Scirea, a cui è intitolata la curva in cui esprimono questi messaggi, si sarebbe vergognato di loro.