Due le parole che possono rappresentare il lavoro editoriale di Vincenzo Marrazzo che si intitola: “Primavera Universale”. Primavera intesa come l’inizio della prima fase poetica delle poesie, a partire da quando ha iniziato a scriverle. Universale, perché, rispetto al precedente progetto, questo contiene tutti componimenti realizzati per diversi eventi culturali. È diviso in sei categorie: Cielo, poesie di memoria, dedicate a persone che sono venute a mancare; Cuore, amori infranti e non corrisposti; Terra, riflessioni di vita e ricordi; Fuoco, poesie sensuali, passionali; Luce, dedicate a bambini speciali; Oceano, testi in spagnolo, francese ed inglese.
La professoressa Rosa Nappi, che si è occupato della prefazione del testo scrive: “Tra i testi figurano illustrazioni digitali realizzati dallo stesso poeta, amante anche dell’arte grafica. Evidente ed importante sono nella poesia dell’esordiente poeta “libero pensatore” Vincenzo Marrazzo le suggestioni delle poesie di Alda Merini a lui molto care. La poesia che esce dalla sua officina è una poesia ove ogni parola è la più appropriata e non può stare che in quella posizione. Ha diversi livelli di fruibilità: si può leggere distrattamente, per il puro piacere del ritmo musicale, o se ne può meditare ogni verso, ogni concetto, ogni singola lessa rigidamente legata alle altre; ad ogni livello il coinvolgimento è totale e si è presi da un “furor” di lettura. Certo è una poesia che invita a meditare su ogni immagine e ogni verso, e la scrittura è sempre trasparente e cristallina. Essa riesce sempre godibile ad ogni livello di profondità, dal più superficiale, facilmente assimilabile da chiunque, a quello più astratto che richiede una lettura più attenta e ripetuta”.