Cinque anni fa il PD a Flumeri, ebbe alla Camera 557 voti pari al 34.27 %, il 4 marzo scorso ha avuto 287 voti pari al 17%, quindi una sconfitta chiara e rovinosa . Al di la della netta e legittima affermazione del movimento cinque stelle, e alle responsabilità oggettive e soggettive del segretario nazionale Matteo Renzi. Come osservatori, è forse utile ricordare che, il Partito Democratico locale, ha riproposto lo stesso schema posto in opera al referendum del 4 dicembre 2016 e alle passate amministrative svoltesi a Flumeri nel giugno 2017, cioè un partito diviso per contrasti interni.
Quindi, non si può addebitare la sconfitta subita in ambito locale, solo alla politica nazionale del PD. Ma, anche alle responsabilità e privilegi, di chi ha amministrato il paese di Flumeri, nel nome della Sinistra, perdendo nel contempo il rapporto con la comunità. Cosa, che con il passare degli anni, ha allontanato a Flumeri gli elettori dal partito democratico, facendoli votare il 4 marzo scorso, per il movimento cinque stelle. Questo, perché la sinistra locale è stata percepita come potere. E’, quanto si diceva tra i presenti al seggio elettorale, durante lo spoglio delle schede, man mano che si profilava la sconfitta.
Carmine Martino