Trattative ad oltranza dentro il Partito Democratico per la scelta del candidato alla presidenza della Provincia. Gli incontri si susseguono. Le voci che circolano nei corridoi di Via Tagliamento danno l’accordo come cosa fatta. Paolo Foti, dopo la rinuncia all’Ato, è in pole position per prendere in mano il timone di Palazzo Caracciolo. L’ufficializzazione arriverà, con ogni probabilità, dalla direzione che si riunirà lunedì pomeriggio. Per preparare il tutto c’è tempo fino al 18 settembre, termine ultimo per presentare liste e candidati. L’intesa prevede il sindaco di Avellino alla Provincia e Mario Bianchino, sindaco di Montoro, alla guida dell’Ato Rifiuti. Accordo che porterebbe un po’ di sereno dentro il Pd, visto che le minoranze interne più agguerrite, da Todisco a Fierro, fino a Festa e Petitto, vedono co favore l’indicazione di Bianchino. Nel portare a segno il doppio colpo non ci sarebbero particolari ostacoli. I numeri nei comuni sono dalla parte dei democratici, sia in seno all’Ato che alla platea chiamata a scegliere il presidente della Provincia. A Palazzo Caracciolo, però, niente larghe intese: liste di partito sia per il presidente che per i candidati consiglieri. All’Ato invece, com’è noto, l’accordo redatto prima dell’estate prevede che all’Udc e Forza Italia vengano assegnate le caselle dei due vicepresidenti, rispettivamente nelle persone dei sindaci di Sperone e Savignano. Se questa dovesse essere la strategia approvata in direzione, non sarebbe comunque indolore per i democratici. Sul campo resterebbero le ambizioni di Rosanna Repole, sindaco di Sant’Angelo dei Lombardi, e di Carmine De Angelis di Chiusano San Domenico, che boccia l’ipotesi di foti alla Provincia.
In Forza Italia c’è la rinuncia dell’ultimo presidente provinciale votato dal popolo, il sen. Cosimo Sibilia che afferma “Voglio dedicarmi esclusivamente al Senato”. Cosimo Sibilia si mette da parte in vista delle prossime consultazioni provinciali. I candidati ottimali? Per l’ex presidente di Palazzo Caracciolo sono Gambacorta e Di Cecilia. Ad Ariano il summit dei forzisti.