“Per l’Ugl vanno sostenuti e plauditi quegli imprenditori che hanno voluto fortemente, nel cuore dell’Appennino, investire in aziende che potessero competere a livello mondiale. Una di queste è l’EMA (Europea Microfusioni Aerospaziali) di Morra De Sanctis, fabbrica aerospaziale partecipata interamente dalla Rolls-Royce con sede in Alta Irpinia alla quale dopo circa 2 anni arriva la chiarezza definitiva della Regione Campania sulla vicenda dei 203 tirocini: il comitato per i rapporti di lavoro (IINL) ha ufficializzato la decisione che i tirocini alla Ema si sono svolti nel pieno rispetto della normativa vigente, facendo decadere i verbali degl’ispettori dell ITL di Avellino”.
E’ quanto afferma il Segretario Nazionale dell’Ugl Metalmeccanici Antonio Spera per il quale, “esprimiamo evidente soddisfazione in riferimento all’annullamento sanzionatorio di 3,2 milioni di €uro di multa applicati all’Ema che avrebbero sicuramente potuto condizionare le scelte degli inglesi della Rolls-Royce sul futuro dello stabilimento di Morra De Sanctis. Il sito avellinese è un’eccellenza in tecnologia, qualitativamente e altamente produttiva con 800 dipendenti fiore all’occhiello di tutto il meridione d’Italia. L’EMA S.p.a., è una fonderia di alta precisione leader mondiale per la produzione di palette rotoriche, statori e componenti di turbine dei più avanzati motori a reazione destinati all’aviazione civile, militare, alla propulsione navale ed alle turbogas delle centrali elettriche per la generazione di energia elettrica: in tale sito industriale viene utilizzata la tecnica produttiva della ‘microfusione a cera persa’, realizzando unicamente fusioni in vuoto, ed è tra le poche fonderie al mondo in grado di produrre fusioni tecnologicamente avanzate: a Cristallo singolo, a Solidificazione Direzionale e Equiassiche. Nell’EMA si realizzano fusioni utilizzando super-leghe a base di Nichel e Cobalto di ultima generazione e Morra De Sanctis (AV) è l’unico stabilimento nel Sud Italia. Tale sito – prosegue Spera – l’Ugl metalmeccanici tiene ad evidenziare che trattasi di una delle più grandi realtà in Irpinia ed è un’eccellenza produttiva. La chiusura della vicenda protrattasi da oltre due anni, è importante per riprogrammare il superamento graduale della crisi nell’Irpinia e nella Regione Campania se pur problemi ci sono e sono tanti. Però c’è anche un Mezzogiorno più forte delle paure che certa storiografia si diverte a raccontare. Esistono aziende che producono eccellenze a Sud come l’EMA che crede davvero nel rilancio del territorio Avellinese. Quanto ora sancito è un’importante risultato per tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori dell’EMA: come Ugl – conclude Spera – siamo pronti a discuterne con la Direzione Aziendale sull’accordo ponte convinti che riusciremo unitamente a trovare una soluzione consona per contenere e superare qualsivoglia ostacolo, nella consapevolezza dell’applicazione delle giuste condizioni normative e salariali degli 800 dipendenti del sito, programmando il superamento graduale della crisi utilizzando possibilmente e sempre meno ammortizzatori sociali”.