Terminata la riunione in Prefettura ad Avellino sulla vicenda dell’emergenza acqua a Montoro. Nel corso della discussione sono state approntate alcune soluzioni a breve, medio e lungo termine. Nell’immediato c’è la necessità di trovare risorse idriche aggiuntive per la rete montorese che dopo la chiusura dei pozzi di Chiusa e S. Eustachio si trova in una situazione di deficit che la espone, in caso di guasti, alla sospensione della fornitura come accaduto nei giorni e nelle settimane scorse. L’idea è puntare sulla riapertura del pozzo di Aterrana che dovrebbe essere in grado di rimpinguare la fornitura. Ad Aterrana, del resto, l’Alto Calore ha fatto eseguire analisi e monitoraggio che hanno escluso la presenza di tetrqacloroetilene. Nel medio termine si avverte la necessità di intervenire per la bonifica dei pozzi, attualmente chiusi, e l’eliminazione dell’inquinante per fare questo sarà però necessario acquisire tutte le autorizzazioni da parte degli enti competenti in materia. Ed infine sul lungo periodo c’è la necessità di riequilibrare l’intero sistema Alto Calore. Insomma bisogna fare fronte a quei cento litri al secondo che provenivano dai pozzi montoresi e che ora non affluiscono più alla rete. Una idea potrebbe essere il potenziamento del campo pozzi a Serino. Tutti interventi che graveranno sul bilancio dell’Alto Calore visto che fino a questo momento la Regione Campania non si è fatta ancora sentire rispetto al piano di bonifica e messa in sicurezza che è stato approntato dall’Ato per il comprensorio solofrano-montorese all’indomani dell’apertura dell’emergenza tetracloroetilene.