«Visto moltiplicarsi dei casi di contagio in Irpina – dice il segretario della Cgil di Avellino Franco Fiordellisi – è necessaria un’azione per tutelare i lavoratori impegnati negli stabilimenti industriali della nostra provincia, individuare le attività essenziali».
«I contagi riscontrati in particolare ad Ariano Irpino ma anche nei paesi dell’Alta Irpinia e nel Solofrano, mette i lavoratori in serio pericolo. Il fatto, poi, che nelle aziende si trova difficoltà a reperire i dispositivi di protezione individuale e i disinfettanti per poter rispettare alla lettera il decreto Cura Italia, complica ancora di più la situazione».
«I dipendenti delle aziende delle area industriale provengono anche da comuni con casi accertati. Dunque, è fondata la preoccupazione delle lavoratrici e dei lavoratori rispetto ad una malaugurata evenienza in cui si verifichi un infortunio sul lavoro e il personale di soccorso potrebbe avere difficoltà ad eseguire un intervento visto la saturazione di ospedali e mezzi di soccorso data l’emergenza sanitaria in atto».
«Allora appare opportuno invitare le aziende a concordare un periodo di assenza dal lavoro mediante gli ammortizzatori sociali per i lavoratori provenienti dai comuni in cui siano acclarati e riscontrati casi di positività. Ma anche di impedire l’accesso a persone provenienti da paesi con caso di contagio; di invitare le aziende a sospendere o a ridurre le attività produttive mediante l’utilizzo di ammortizzatori sociali onde prevenire rischi di contagio tra dipendenti e le loro famiglie; e infine di prevedere un punto di soccorso immediato in caso di infortunio su lavoro in modo da limitare i rischi di contagio o di ritardi di soccorso».
Infine, Fiordellisi si rivolge alla Prefettura e ai sindaci affinché «siano parte proattiva per mettere in essere tutte le azioni utili alla tutela della salute dei lavoratori e limitare i loro spostamenti in questa fase acuta dell’epidemia».