Data l’allerta meteo e le ordinanze di chiusura delle scuole per i giorni 26 e 27 emanate dai sindaci di Avellino ed Ariano la CGIL e la Flc Cgil di Avellino stanno monitorando lo stato delle ordinanze dei restanti comuni.
Abbiamo chiesto a rsu, terminali associativi e personale della scuola di segnalare lo stato delle ordinanze sindacali con particolare attenzione ai comuni dell’alta irpinia.
Nel corso degli ultimi due anni, ad ogni ‘emergenza neve’ abbiamo sollecitato la Prefettura perché vigilasse su quelle ordinanza sindacali che invece di chiudere le scuole sospendevano semplicemente le attività didattiche determinando una incomprensibile sperequazione tra il personale della scuola.
Il monitoraggio richiesto, alla luce di quanto verificatosi negli scorsi anni, ci aiuterebbe a prevenire, mediante la richiesta di intervento tempestivo da parte del Prefetto, il disagio che si ricrea ad ogni emergenza neve: non è superfluo ricordare, infatti, che nel caso di mera ‘sospensione delle attivita’ didattiche’ da parte dei sindaci il personale Ata dovrebbe essere in servizio.
Ci sembra necessario evitare questa inutile ed insopportabile ingiustizia.
pc. Al Dirigente dell’ U.S.P. di Avellino dott.ssa Rosa Grano uspav@postacert.istruzione.it
La Scrivente Organizzazione Sindacale confederale e di categoria
Considerando l’allerta meteo e le prime ordinanze sindacali emanate e rese pubbliche mediante albo pretorio dei Comuni richiede alla S.V. di vigilare sulla congruenza dei testi delle medesime con le reali condizioni metereologiche e l’esigenza di garantire l’incolumità degli studenti e di tutti i lavoratori della scuola .Tanto allo scopo di evitare i disagi subiti dai lavoratori e dagli studenti nel corso dell’ultima nevicata.
Si sono infatti verificate le condizioni più disparate: la più diffusa delle quali è stato proprio il ricorso, nelle medesime ordinanze, alla inopportuna dizione di “sospensione delle attività didattiche”. Ciò ha introdotto, in alcuni casi, un elemento di distinzione incomprensibile, in termini di tutela della sicurezza, tra personale Ata e docente a svantaggio del primo; il ricorso ad una simile locuzione sarebbe comunque generalmente lesivo per tutto il personale qualora fossero previste attività collegiali pomeridiane. Anche ove le ordinanze sindacali hanno più correttamente chiuso le scuole non si è provveduto con un ulteriore giorno di sospensione delle attività didattiche, al termine del periodo di allerta, a garantire il corretto ripristino del funzionamento degli impianti con la conseguenza che le lezioni si sono regolarmente svolte, alla riapertura, in aule gelide ed inospitali e laboratori non adoperabili.
In virtù del disagio creato da queste tipologie di ordinanze si ribadisce con la presente la richiesta alla S.V. di esercitare vigilanza allo scopo di garantire il diritto allo studio ma anche l’incolumità dei lavoratori tutti.
I Segretari Generali Confederali e di categoria
f.to Segretario Generale CGIL Franco Fiordellisi
f.to Segretario FLC CGIL Erika Picariello