Dal blackout totale per contenere il rischio contagio da Covid 19 all’apertura virtuale con incontri tematici rivolti ai bambini.
Non si ferma la cultura a Nola nonostante i divieti e le restrizioni imposte dal Governo. In tempi di crisi, anche di idee, e di tanto – troppo – tempo a disposizione, c’è chi si rimbocca le maniche rinventandosi un mestiere che non va mai in vacanza: la cultura per i bambini.
L’iniziativa porta la firma di Carmela Cassese e Stefania Stefanile, due giovani imprenditrici titolari della libreria Bibì&Cocò di corso Tommaso Vitale a Nola, punto di riferimento dell’intero territorio nolano per i tanti eventi promossi in sede, e non solo, destinati a piccoli fino a tredici anni.
Tante le iniziative portate avanti e tanti ancora gli incontri in agenda già programmati fino all’estate. Poi il brusco stop con l’emergenza sanitaria sempre più dilagante.
Dopo quindici giorni di chiusura forzata – ma anche voluta in autotutela – in queste ore arriva il tanto atteso annuncio sui social: “la libreria riapre per far ritornare tutto, o quasi, al proprio posto…virtualmente”.
Ecco dunque che da sabato 28 marzo la serranda dei locali riaprirà via social per ospitare il primo dei tre incontri programmati.
L’appuntamento è alle 17.30 sulla pagina facebook della libreria con “Il sabato di Bibì&Cocò”.
Mercoledì 1 aprile, stessa ora, con “Sat Nam Bimbi con l’insegnante Erminia Cioppa”.
Venerdì 3 aprile, pillole di musica in allegria con il maestro Antonio Guida.
“Riaccendiamo la speranza colorando le nostre giornate ma, soprattutto, offendo una concreta possibilità di svago e di educazione formativa ai nostri bambini – spiegano Carmela e Stefania – Siamo prima di tutto mamme e conosciamo il mondo dei più piccoli che va, sì tutelato e protetto, ma anche stimolato ed alimentato con continui progetti che ne favoriscano la crescita. Ovviamente il programma è in aggiornamento e a questi già pubblicizzati, ne seguiranno altri anche se il nostro augurio è di ritornare quanto prima in libreria tutti insieme per riprendere il discorso avviato con i bambini che – aggiungono – necessita, mai come in questo momento, di curiosità, fantasia ed entusiasmo. Solo così potremo ritornare a quella normalità affettiva ed educativa che tanto ci manca”.