L’episodio dell’aggressione di Corso Umberto è solo l’ultimo di una sequela di eventi che denunciano una città non più sicura per nessuno.
Non più di due mesi fa, Fratelli d’Italia e l’UDC denunciavano insieme una vera e propria emergenza sicurezza in Città, proponendo una serie di interventi, tra cui un pattugliamento fisso nella zona di via Colombo – via De Conciliis ed una allocazione fissa di polizia urbana a piazza Kennedy. Purtroppo, al netto di sciamannate ed ideologiche prese di posizione della sinistra, nulla è stato fatto ed i fatti hanno drammaticamente dato ragione a chi chiedeva un controllo del territorio maggiore, per evitare di rendere Avellino una città preda di totale degrado.
E così, dopo le costanti risse tra via De Conciliis, via Roma e piazza D’Armi, abbiamo appreso della incredibile aggressione subìta da un professionista avellinese presso la propria abitazione.
Soltanto chi non vuol vedere può non ammettere che ad Avellino vi sia una vera e propria emergenza sicurezza, cui può essere data risposta attraverso un controllo serio del territorio, che parta – ad esempio – dalla istituzione di una pattuglia notturna della Polizia Municipale: non è ammissibile per un capoluogo che dopo le 20 non sia possibile ottenere interventi della polizia locale.
Ma l’ultima aggressione occorsa al professionista avellinese sotto casa rende ancora più grave la situazione. Infatti, la violenza subìta dall’Avv. Lucadamo – cui Fratelli d’Italia rappresenta la piena e totale solidarietà – evidenzia una rischiosa falla nella risposta alla delinquenza abituale: l’aggressore di Corso Umberto aveva già esercitato violenza a Corso Europa e, ben noto alle forze di polizia che sono andate ad indentificarlo dopo i fatti di Corso Umberto, ha risposto con inaudita violenza anche ai militi dell’Arma.
Apprendiamo oggi che, dopo il processo per direttissima, la pena per il violento sarebbe stata sospesa e lo stesso in queste ore è tornato libero di agire e continuare indisturbato a vandalizzare cose ed a percuotere le persone. Ci chiediamo cosa si aspetti per intervenire con gli strumenti che pure le istituzioni di pubblica sicurezza possono e devono utilizzare, dal rimpatrio al TSO, in considerazione di una evidente pericolosità sociale del soggetto.
Fratelli d’Italia lancia l’allarme per una duplice ragione: da un lato, lasciare a piede libero un violento molto probabilmente disturbato mentalmente mette tutti i cittadini nel rischio di subire quanto già subìto dai poveri residenti di corso Umberto, d’altro canto evidenziare l’impotenza delle istituzioni potrebbe alimentare la voglia di giustizia fatta in proprio, trasformando la città in un Far West. È per queste ragioni che la Destra sollecita tutte le istituzioni a porre in essere tutte le iniziative tese a restituire un senso di sicurezza che la nostra città ha sempre potuto vantare.
Avv. Giovanni D’Ercole