Chi non conosce l’avv. Enza Luciano, il suo nome negli ultimi anni era associato oltre che alla sua proficua attività di avvocato penalista anche da persona impegnata politicamente. Nel 2011 è stata infatti la prima donna candidata a sindaco durante la competizione amministrativa avellana che l’ha portata nei banchi del consiglio comunale dove c’è rimasta per 5 anni e dove alle passate elezioni regionali si candidò in una lista collegata che appoggiava l’attuale Governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca. Oggi l’avv. Enza Luciano ha stravolto letteralmente quelle che erano le sue passioni fin da adolescente, politica e lavoro, per iniziare una nuova avventura che sembra già spianarsi davanti, ovvero quella di scrittrice. Donna forte ma dal carattere fragile è riuscita sulla sua stessa pelle a sconfiggere quella che per lei era un handicap: la bulimia. Oggi dopo aver vinto quello che per lei era diventato il nemico numero uno da sconfiggere ha scritto un’autobiografia dal titolo:”135 chili di bignè, pane e merendine”.
Ma ecco la sinossi del testo. La vicenda autobiografica si svolge in un paese della Bassa Irpinia, Avella, tra gli inizi degli anni settanta fino ad arrivare ai giorni d’oggi. La protagonista, Vincenza, all’età di cinque anni crede di vedere uno gnomo con il cappello a tre punte, dal volto terrificante. Ne ha paura perché non capisce se tale visione sia reale o immaginaria. Fa ingresso in tal modo nella sua vita quella che per lei diventa una vera e propria “complicazione”. Erano i tempi in cui la televisione trasmetteva la prima serie del cartone animato Ufo Robot. Erano i tempi in cui, le bambine di buona famiglia, frequentavano la scuola gestita dalle suore. Ufo Robot e le suore con il velo sui capelli erano esempi di “trasformazione” per Vincenza, che iniziò così a vivere anche su di lei la “trasformazione”. Si trattava di sensazioni che sentiva nella pancia, nello stomaco. Avvertiva dentro di sé l’esistenza di un mostro che poteva tenere a bada solo mangiando, mangiando e mangiando. Tutto questo la portò a diventare una donna affetta da un grave stato di obesità. Centrotrentacinque chili il prezzo da pagare per colpa della bulimia. Ad un certo punto la svolta. All’età di trent’anni, dopo un’esistenza di emarginazione, disagio e angoscia, l’inizio del percorso psicoterapeutico le consente di perdere sessanta chili e diventare finalmente una donna sana, libera dai chili di troppo, dalla bulimia e soprattutto dallo “gnomo” incontrato venticinque anni prima. Nel racconto, ironico ma anche intriso di sofferenza, vengono spiegati tutti i meccanismi tipici della bulimia senza vomito e soprattutto gli strumenti necessari per poter guarire. Una testimonianza di incoraggiamento e di speranza per tutti coloro che sono affetti da tale disturbo del comportamento alimentare.
Il testo che è piaciuto molto all’Erudita editrice che fa parte del gruppo Giulio Perrone Editore, con sede a Roma, sarà stampato e pubblicato su tutto il territorio nazionale dal prossimo anno e si troverà in tutte le migliori librerie d’Italia e su Amazon dal mese di Febbraio 2017.