Ad un anno di distanza dalla scoperta di una tomba di età sannitica nella necropoli di Porta Ercolano, i cantieri di scavo nell’area rivelano nuovi eccezionali ritrovamenti. Una ulteriore tomba a cassa in lastre di calcare del IV sec. a.C. con corredo funerario completo, che si aggiunge alle rare testimonianze funerarie di età preromana. Ma anche, in ambienti di botteghe poco distanti dall’area funeraria, monete d’oro e oggetti preziosi ritrovati tra gli scheletri dei fuggiaschi saccheggiati da scavatori clandestini dopo l’eruzione del 79 d.C., un forno per la fabbricazione di oggetti in bronzo e ancora una cava utilizzata per l’estrazione di materiale per costruzioni. Sono le scoperte sorprendenti dell’ultimo cantiere di scavo della Soprintendenza di Pompei con l’Ecole française de Rome et le Centre Jéan Bérard, che stanno conducendo un progetto di ricerca nella zona della necropoli di Porta Ercolano con l’obiettivo di studiare le trasformazioni di un’area un tempo commerciale fuori le mura di Pompei. Domattina saranno illustrate alla stampa le nuove scoperte direttamente sul sito. Saranno presenti il Direttore Generale degli Scavi di Pompei, Massimo Osanna, e gli archeologi impegnati sul campo.