L’anguria è il frutto dell’estate per antonomasia. Idratante, rinfrescante e ricco di proprietà. Da mangiare, tutta, semi compresi. Zuccherina, fresca e dissetante, l’anguria è il frutto che fa subito vacanza. Ne mangi una fetta e ti senti immediatamente in spiaggia, sotto il sole e con i piedi nella sabbia. Più conosciuta con il nome di cocomero, è facile trovarla sulle nostre tavole da giugno a settembre. Tutti la amiamo per i suoi colori brillanti, per la sua forma divertente e per il suo gusto gradevole. A Sperone, durante l’estate, è da ormai diversi anni, è presente sulla Nazionale delle Puglie uno dei maggiori distributori di anguria, Raffaele Caiazzo. Da Cicciano, dove gestisce una enoteca e una ortofrutta in via Garibaldi, di buon ora con il suo camioncino pieno di cocomeri inizia la vendita del speciale frutto tra i più consumati in estate. A lui abbiamo chiesto: Come si sceglie l’anguria? L’anguria perfetta è quella dalla buccia solida, priva di macchie e cicatrici e con una piccola chiazza gialla alla base. Per essere certi che sarà buona, bussate sulle pareti e se il suono è vuoto vuol dire che è matura al punto giusto. L’anguria è ricca di proprietà. Fa bene al cuore e riduce il livello di colesterolo nel sangue. Fa bene alla linea perché ha sole 30 calorie per 100 gr e un potente effetto diuretico. Fa bene all’amore perché contiene l’arginina, considerata un Viagra naturale. Fa bene al sonno perché stimola l’organismo a produrre serotonina. Fa bene alla pelle perché la protegge dai raggi UV”.
Ma, come già detto, l’anguria è soprattutto molto buona da portare a tavola in ogni momento della giornata. Se per voi mangiare l’anguria vuol dire solo tagliarla a fette e addentarla tirando via i semini, ecco qualche idea che stuzzicherà il vostro palato così come ci ha consigliato il re del cocomero, Raffaele Caiazzo.
Spiedini di anguria e feta: Un finger food perfetto per un aperitivo in piedi. Basta alternare cubetti di anguria privati dei semi, cubetti di feta, fettine di cetrioli e olive nere su uno stecchino di legno.
Gelo di mellone: Si chiama così, eppure il melone non c’entra niente se non per il fatto che questo è il nome dell’anguria in dialetto siciliano. Questo dolce è una sorta di budino e si prepara frullando 350 gr di polpa di anguria privata dei semi. Poi si filtra il succo e si cuoce a fuoco basso con 40 gr di amido di mais e 40 gr di zucchero. Quando la consistenza sarà diventata densa al punto giusto, si spegne il fuoco e si versa il gelo in coppette. Si lascia raffreddare bene in frigorifero e poi si serve con granella di pistacchi.
Pizza di anguria: Non si tratta di una ricetta salata, ma di un dolce divertente e colorato che ricorda molto una classica pizza al piatto. Basta tagliare un’anguria a fette orizzontali rotonde e decorare ogni fetta con frutta fresca a piacere e scaglie di cocco disidratato. Poi questa fetta viene a sua volta tagliata a spicchi e servita come fosse una vera pizza.
Semi di anguria tostati: Un’idea per non buttare via i semini di anguria, fonte di magnesio, ferro e proteine. Ecco una ricetta molto veloce e facile. Lavate molto bene i semi e lasciateli asciugare possibilmente al sole. Poi sistemateli in una taglia da forno e conditeli con olio e sale. Cuoceteli a 180° per 15 minuti. Una volta pronti potrete utilizzarli in tanti modi. Sono buoni da sgranocchiare, sono ottimi aggiunti nell’insalata o nei cereali per la colazione e sono un ottimo condimento per carni e verdure grigliate tritati insieme a del peperoncino secco.
Infine, un consiglio per non buttare via la buccia dell’anguria. Invece di tagliarla a fette, dividete l’anguria in due parti, ovvero in due mezze sfere. Svuotatela della polpa (che utilizzerete per le ricette che vi abbiamo suggerito) e utilizzatela come recipiente per una macedonia o un cocktail. Molto divertente anche l’idea di riciclarla per farne un vaso di fiori.
Non ci resta quindi che iniziare con i consigli di Raffaele e sperimentare le sue ricette.