MASIELLO: “ANTICIPO USCITA SCELTA GIUSTA CHE FACILITA IL RICAMBIO GENERAZIONALE”
Il lavoro nei campi ha tutte le caratteristiche per rientrare tra le attività usuranti da esentare dall’adeguamento automatico dell’età pensionabile all’aspettativa di vita. È quanto afferma la Coldiretti in riferimento alla revisione della lista dei lavori usuranti per i quali sarà riconosciuto il congelamento dell’aumento dell’età pensionabile. L’estensione alla categoria degli operai agricoli dell’ipotesi di anticipo pensionistico, da riconoscere quali soggetti che svolgono lavori usuranti, non può che trovare l’appoggio dell’intero sistema agricolo ma deve naturalmente ricomprendere – sottolinea la Coldiretti – i lavoratori autonomi agricoli, ovvero i coltivatori diretti, che svolgono i medesimi lavori.
“Le politiche previdenziali – spiega Gennarino Masiello, vicepresidente nazionale di Coldiretti e presidente della federazione della Campania – rivestono un ruolo strategico nella visione di futuro di un settore. Una visione complessiva che non può vedere da una parte l’impegno a favore degli investimenti sul ricambio generazionale, come sta avvenendo con i bandi PSR, e dall’altra una troppo lunga uscita dal mondo del lavoro per chi ha dedicato ai campi una vita intera. Una scelta di valore sociale che aiuta contemporaneamente a dare una spinta all’ingresso dei giovani in un settore dove si assiste ad una crescente domanda di lavoro da parte delle nuove generazioni. Con l’estensione ai lavoratori autonomi agricoli, oltre che agli operai agricoli, si va incontro anche alla necessità per ridurre, con nuove energie, l’impatto degli infortuni sul lavoro in agricoltura, dove hanno mediamente un’incidenza più elevata rispetto agli altri settori nonostante un positivo calo del 4,8%, sulla base dei dati Inail nel primi otto mesi del 2017”.