“Stiamo vivendo una nuova era, e questo sarà un fenomeno che durerà alcuni decenni. I sindaci che non rispondono all’appello del Prefetto hanno un atteggiamento comprensibile: cosa fanno fare a tutti questi ragazzi che arriverebbero nei loro paesi?”
Mimosa Martini, inviata esteri del Tg5, non cerca sotterfugi linguistici durante il grandissimo appuntamento di ieri, presso la Sala conferenze del Museo della Ceramica di Ariano Irpino. La seconda delle tre serate di “Eventi lette-Rari”, rassegna organizzata da X5G, società di comunicazione della città del Tricolle, non ha deluso le aspettative dei tanti presenti accorsi.
Spunti, osservazioni, salti all’indietro e ipotesi di futuro. Non poteva essere diversamente, se ad animare il dibattito sui temi più scottanti e attuali di politica internazionale sono Mimosa Martini, appunto, Laura Silvia Battaglia, scrittrice e giornalista di Rainews 24 esperta di Yemen, e Andrea Covotta, neo vicedirettore del Giornale Radio Rai. I tre, moderati dal giornalista Michele Zizza, hanno dato vita a una discussione che ha toccato temi all’apparenza lontani, ma le cui conseguenze sono direttamente riscontrabili sulla nostra vita quotidiana. Dalla Brexit al rapporto e al ruolo dell’Italia nell’Unione Europea; dalla guerra nello Yemen (taciuta dai media eppure importantissima per il controllo di un paese fondamentale dal punto di vista geopolitico) alle elezioni in Austria; dalla Libia fino, ovviamente, all’effetto più ovvio e visibile di tutto questo: l’infinita ondata migratoria.
Un dato, sottolineato da Covotta, viene fuori in maniera prepotente: “Le grandi crisi internazionali sono in ogni caso guidate in maniera autonoma dai Paesi più potenti, e la loro voce sovrasta quella del ministro degli esteri europeo. E’ proprio questo ruolo che oggi l’Ue è chiamata a riempire di forza e di contenuti”. La conferma è arrivata dalla Battaglia (in collegamento via Skype dal Salone del Libro di Torino): “La Libia – ha affermato – è la conferma di questo duplice approccio, cioè quello tra singoli stati e Unione europea. Addirittura, siamo in presenza di una situazione ancora più assurda, nella quale Francia e Italia, per diversi interessi, sostengono due diversi governi”.
“E’ chiaro – ha aggiunto Mimosa Martini – che ciò dà forza ai vari nazionalismi, l’ultimo esempio dei quali si è avuto in Austria, nella vicenda del Brennero. Ma la verità è che nessuno vuole cedere pezzi di sovranità: un segnale terribile, in questo senso, arrivò già nel 2005, quando Francia e Olanda dissero no al referendum sulla Costituzione europea”.
Sull’immigrazione, tematica che tocca da vicino i nostri territori, la Martini non ha usato giri di parole: “Stiamo vivendo una nuova éra, e questo sarà un fenomeno che durerà alcuni decenni. I sindaci che non rispondono all’appello del Prefetto – ha aggiunto – hanno un atteggiamento comprensibile: cosa fanno fare a tutti questi ragazzi che arriverebbero nei loro paesi?”. La giornalista, uno dei fondatori del Tg5, ha poi aggiunto: “Qualcuno pensa di dare vita a un’Europa del Sud, che sia approdo delle ondate di immigrazione? Sì, qualcuno che ha questo disegno in testa c’è”. Il prossimo appuntamento di Eventi Lette-Rari si terrà sabato prossimo, 21 maggio, con la presentazione del libro “Servizi e Segreti”, del generale Mario Mori, già comandante del Ros e direttore del Sisde. Un libro affronterà il ruolo dei servizi dal loro concepimento a oggi, passando per il Ventennio fascista e arrivando alla fondamentale funzione di deterrenza che ricoprono nello scenario attuale.