Durante la manifestazione verrà presentato il contributo editoriale redatto dai giornalisti Antonio Dello Iaco ed Elena Russo, due volontari del direttivo di Legambiente Avellino che hanno scritto un articolo in uscita sul numero di aprile della rivista “La Nuova Ecologia”.
Per il circolo ambientalista cittadino, questa èun’opportunità importante per portare sulla stampa nazionale una vicenda complessa e dolorosa, in occasione della Giornata Mondiale delle vittime dell’amianto.
I due autori dell’articolo, Antonio Dello Iaco e Elena Russo, hanno raccolto due preziose testimonianze: quella dell’ex assessore Augusto Penna che ha avviato la bonifica della fabbrica e Nicola Abrate ex operaio dell’Isochimica.
L’evento si svolgerà alla presenza del Direttore della storica rivista “La Nuova Ecologia” Francesco Loiacono, che ha creduto nella necessità di documentare questa vicenda, affinché non si spengano mai i riflettori su quello che è stato.
«Abbiamo conosciuto Nicola Abrate lo scorso anno quando ci ha raccontato per la prima volta la sua storia –dichiara Elena Russo volontaria di LegambienteAvellino e coautrice dell’articolo pubblicato su “La Nuova Ecologia” -. In quell’occasione abbiamo capito che le nuove generazioni hanno voglia di conoscerequesta vicenda di cui sanno davvero molto poco».
«Quando parla Nicola ha la capacità di portarti in quei giorni, tra la polvere e l’amianto, ed è impossibile non identificarsi con i suoi stessi sogni da ragazzo che sperava in un futuro migliore»
«Abbiamo voluto ascoltare anche la voce delleistituzioni e in particolare di chi, nel caso dell’ex assessore Penna, è stato protagonista dell’avvio delle procedure di bonifica dell’impianto. È stato un lavoro complesso, sia dal punto di vista tecnico sia giudiziario, che va ricordato alla città e che ci auguriamo vengaultimato entro il 2024, come promesso dalla giunta Festa uscente», dichiara Antonio Dello Iaco, vice presidente di Legambiente Avellino e coautore dell’articolo pubblicato su “La nuova ecologia”.
«Dare una nuova visibilità nazionale alla tragedia che è successa ad Avellino è fondamentale. Questo articolo è solo un altro tassello del processo di sensibilizzazione e racconto che stiamo facendo da anni nelle scuole, tra iquartieri e le popolazioni della città e dell’hinterland del capoluogo. Presto renderemo noti nuovi appuntamenti sul tema – spiega Dello Iaco -. Quello che è accaduto a Borgo Ferrovia non va dimenticato. Va ricordato con rabbia e con forza per evitare che succedano casi simili in futuro e, soprattutto, per dare una giusta giustizia achi si è ammalato o ha perso la vita per un diritto sacrosanto: quello al lavoro».