Di seguito vi proponiamo la lettera a firma del segretario Cisl IrpiniaSannio Mario Melchionna e del segretario regionale della Cisl Lina Lucci, indirizzata al presidente del Consiglio Matteo Renzi, in merito alla vicenda degli ex lavoratori dell’Isochimica. “Egregio Presidente, facciamo seguito alla nostra precedente lettera di pari oggetto (Prot.n.151-14 LL/vv del 25 marzo u.s., che alleghiamo alla presente) con la quale avevamo chiesto un Suo autorevole intervento nei confronti dell’XI Commissione Lavoro della Camera dei Deputati affinché venisse messa all’ordine del giorno la discussione sulla proposta di Legge, presentata a firma dei Parlamentari irpini Onorevoli Giuseppe De Mita, Valentina Paris, Giancarlo Giordano, Angelo Antonio D’Agostino, recante il “Riconoscimento del trattamento pensionistico per i Lavoratori delle imprese dell’amianto”.
Abbiamo appreso con piacere che tale proposta – Atto n. 1426 –, volta al ripristino delle disposizioni già previste dalla Legge 257/92 (Capitolo IV – Art. 13) in materia di pensionamento anticipato dei lavoratori nei confronti dei quali l’INAIL ha accertato l’esistenza di patologie asbesto-correlate, grazie alla Sua risolutiva azione, è stata finalmente incardinata nei lavori della summenzionata XI Commissione Lavoro il 23 giugno u.s.
A tal proposito è appena il caso di ricordare che da molto tempo il Ministero del Lavoro, l’INAIL e l’INPS sono in possesso dei dati relativi alla platea dei lavoratori – circa 1.300 in tutta Italia – ai quali lo stesso INAIL ha riconosciuto (come già sopra richiamato) l’esistenza di patologie asbesto-correlate. Tanto ci sembra dovuto anche al fine di neutralizzare, definitivamente, ogni tentativo demagogico di coloro che sostengono che la proposta dei Parlamentari riguarderebbe tutti i lavoratori esposti all’amianto, non solo quindi quelli a cui è stata riscontrata la malattia.
Confidiamo nel fatto che, con grande senso di responsabilità, i lavori della Commissione procederanno con speditezza e che non trascorreranno altri 12 mesi prima che questi lavoratori vedano riconosciuto il loro diritto alla pensione, anche in considerazione della tragica circostanza che fino ad oggi sono deceduti 16 lavoratori ex Isochimica, di cui l’ultimo appena un paio di giorni fa”.